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Fondo di Garanzia PMI 2019

Febbraio 15, 2019
in Archivio, Finanza Agevolata, Finanza Agevolata Nazionale, Ricerca & Sviluppo
Fondo di Garanzia PMI 2019

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ll FONDO di GARANZIA PMI 2019 è uno strumento che ha come finalità quella di consentire l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese tramite la concessione di una garanzia pubblica sul denaro concesso alle imprese da parte delle Banche.

L’impresa che richiede il supporto al Fondo Centrale di Garanzia, non ha un contributo in denaro, ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive e senza dover fare i conti con i costi di fidejussioni o polizze assicurative, in quanto, gli importi concessi dalle banche sono garantiti dal Fondo fino al 60% (o all’80% in alcuni casi) del finanziamento richiesto, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro. Secondo le ultime rilevazioni, circa il 99% delle imprese ha avuto accesso al finanziamento con la copertura del Fondo Centrale in assenza della presentazione di garanzie reali.

In base alle novità nella Legge di Bilancio 2019 Fondo di Garanzia PMI, il fondo è stato ulteriormente finanziato.

Chi sono le Pmi?

Sono le piccole e medie imprese, economicamente e finanziariamente sane, costituite anche in forma cooperativa, in possesso dei parametri dimensionali di cui alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato alle PMI, vigente alla data di presentazione della richiesta di ammissione ai benefici del Fondo.

E’ bene, inoltre, ricordare che:

  • i parametri dimensionali devono essere calcolati secondo quanto previsto dal decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 238 del 12 ottobre 2005, di cui all’allegato 9. Inoltre si precisa che i parametri dimensionali sono calcolati nel rispetto della raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L124 del 20 maggio 2003.
  • per piccole e medie imprese economicamente e finanziariamente sane si intendono quelle di cui venga accertata, sulla base della consistenza patrimoniale e finanziaria, la possibilità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalle operazioni per le quali è richiesto l’intervento del Fondo.

Fondo di Garanzia 2019 PMI: cosa fa?

Il Fondo di Garanzia 2019 PMI interviene sostenendo lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese Italiane concedendo loro una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti erogati dalle Banche anche per investimenti all’estero.

L’impresa che necessiti di un prestito può, infatti, rivolgersi al Fondo affinché mediante la garanzia pubblica, la banca possa concedere concretamente il finanziamento.

Tale l’operazione, sarebbe pertanto priva di rischi per la banca in quanto in caso di insolvenza da parte dell’impresa, essa verrebbe risarcita direttamente dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato. In alternativa, l’impresa può attivare la cosiddetta “ Controgaranzia” rivolgendosi ad un Confidi o ad altro fondo di garanzia che provvederanno ad inviare la domanda di controgaranzia al Fondo.

L’impresa che richiede il supporto al Fondo centrale di Garanzia, non ha un contributo in denaro, ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive e senza dover fare i conti con i costi di fidejussioni o polizze assicurative, in quanto, gli importi concessi dalle banche sono garantiti dal Fondo fino al 60 % (o all’80 % in alcuni casi) del finanziamento richiesto, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro o, nel solo caso delle Riserve PON e POI, di 2,5 milioni di euro.

Il Fondo centrale di garanzia non intervenendo nel rapporto Banca e Impresa rimanda a loro le questioni concernenti i tassi di interesse, le condizioni di rimborso, eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta dal Fondo ecc., che vengono stabilite mediante la libera contrattazione tra banche e imprese. Le operazioni di leasing rientrano tra le operazioni di finanziamento e pertanto possono accedere alla garanzia del Fondo.

Chi sono i beneficiari del fondo garanzia dello Stato?

I beneficiari che possono rivolgersi al Fondo di garanzia dello Stato sono:

Soggetti richiedenti le agevolazioni per garanzia diretta:

  • Banche e istituti di credito iscritte all’albo delle banche e succursali abilitate ad operare in Italia (decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 – T.U. bancario)
  • Intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale Società finanziarie per l’innovazione e lo sviluppo (S.F.I.S.)

Soggetti richiedenti le agevolazioni per controgaranzia e cogaranzia:

  • Consorzi di garanzia collettiva fidi di primo e secondo grado (confidi);
  • Altri fondi di garanzia gestiti da banche, intermediari o soggetti iscritti nell’apposito elenco generale.

Soggetti beneficiari finali del fondo di garanzia:

  • Piccole e medie imprese, anche in forma cooperativa, escluse le imprese artigiane, economicamente e finanziariamente sane
  • Consorzi e società consortili di servizi* alle PMI, e le società consortili miste (legge 317/91), economicamente e finanziariamente sani. Le società consortili miste devono rientrare nei parametri previsti per le PMI.

Le PMI e i consorzi si ritengono economicamente e finanziariamente sani qualora venga accertata, sulla base della consistenza patrimoniale e finanziaria, la possibilità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalle operazioni per le quali è richiesto l’intervento del Fondo.

Importante: I criteri per valutare che le PMI siano finanziariamente ed economicamente sane, sono calcolati in modo da mantenere il tasso di default basso (all’incirca il 2%) e permettere alle imprese sane, in difficoltà a causa del difficile periodo congiunturale, di poter accedere allo strumento.

Al Fondo di Garanzia possono accedere anche i professionisti.

Fondo di garanzia Pmi: quali settori agevola?

I soggetti beneficiari devono operare nei seguenti settori ISTAT:

  • Agricoltura, caccia, silvicoltura (solo controgaranzia);
  • Pesca, piscicoltura e servizi connessi (solo controgaranzia);
  • Estrazione di minerali; Attività manifatturiere;
  • Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua;
  • Costruzioni;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
  • riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa;
  • Alberghi e ristoranti;
  • Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni;
  • Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali;
  • Istruzione;
  • Sanità e altri servizi sociali;
  • Altri servizi pubblici, sociali e personali.

Finanziamenti agevolati PMI in cosa consistono?

Il Fondo di garanzia che interviene e sostiene lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese Italiane concede loro una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti erogati dalle Banche anche per investimenti all’estero. In tal senso, possono essere effettuate 3 tipi di concessioni ai soggetti Beneficiari: di garanzie, controgaranzie e cogaranzie.

1) La garanzia diretta dello Stato: viene concessa quando il Fondo garantisce direttamente i soggetti finanziatori quindi Banche, intermediari finanziari, società finanziarie per lo sviluppo e l’innovazione alle Piccole e Medie Imprese. Tale garanzia, è  incondizionata ed irrevocabile e copre l’ammontare dell’esposizione per capitale, interessi contrattuali e di mora dei soggetti richiedenti nei confronti dei soggetti beneficiari finali, calcolato al 60°giorno successivo all’intimazione di pagamento.

La garanzia diretta è concessa dal Fondo, su base percentuale rispetto sull’ammontare delle operazioni ammesse, in misura non superiore al:

  • 80% per operazioni relative a PMI e consorzi ubicati nelle zone ammesse alla deroga di cui all’art. 87.3.a);
  • 80% per le PMI e i consorzi che sottoscrivano contratti d’area o patti territoriali;
  • 80% per le imprese a prevalente partecipazione femminile;
  • 85% per le imprese che vantano crediti nei confronti di grandi imprese in amministrazione straordinaria;
  • 60% per tutte le altre operazioni.

Altresì la Garanzia Diretta copre l’ammontare dell’esposizione dei soggetti richiedenti in misura non superiore a:

–  80% per operazioni relative a PMI e consorzi ubicati nelle zone ammesse alla deroga di cui all’ art. 87.3.a);

– 80% per le PMI e i consorzi che sottoscrivano contratti d’area o patti territoriali;

– 80% per le imprese a prevalente partecipazione femminile;

– 85% per le imprese che vantano crediti nei confronti di grandi imprese in amministrazione straordinaria;

– 60% per tutte le altre operazioni.

2) La controgaranzia è la garanzia prestata dal Fondo a favore dei confidi e degli altri consorzi di garanzia, e segue le seguenti modalità: a prima richiesta: esplicita, incondizionata, irrevocabile e accordata a condizione che le garanzie prestate seguano le stesse condizioni e modalità della garanzia diretta,  in forma sussidiaria: qualora le garanzie prestate non seguano le stesse condizioni e modalità suindicate per la garanzia diretta La controgaranzia è concessa in misura non superiore al 90% dell’importo garantito dai soggetti richiedenti, a patto che le garanzie prestate non superino le seguenti percentuali relative all’ammontare di ciascuna operazione:

– 80% per operazioni relative a PMI e consorzi ubicati nelle zone ammesse alla deroga di cui all’ art. 87.3.a);

– 80% per le PMI e i consorzi che sottoscrivano contratti d’area o patti territoriali;

– 80% per le imprese a prevalente partecipazione femminile;

– 85% per le imprese che vantano crediti nei confronti di grandi imprese in amministrazione straordinaria;

– 60% per tutte le altre operazioni.

La garanzia diretta e la controgaranzia sono cumulabili sulla stessa operazione di richiesta finanziamento da parte delle PMI anche con altre garanzie pubbliche, sempre rispettando i limiti sopra indicati. Sulla parte di prestito garantito dal Fondo non possono però essere acquisite altre garanzie reali, assicurative e bancarie mentre sulla parte residuale del finanziamento, cioè della quota Non coperta dal Fondo, possono essere acquisite altre garanzie purché il loro  valore cauzionale complessivo non superi la quota di finanziamento non garantita dal Fondo.

La cogaranzia è la garanzia prestata dal Fondo direttamente a favore dei soggetti finanziatori e congiuntamente ai confidi o agli altri fondi di garanzia, essa viene richiesta dai confidi o dagli altri fondi di garanzia che hanno stipulato convenzioni con MCC, secondo quanto previsto per la garanzia diretta. Il Fondo può operare con fondi di garanzia istituiti nell’ambito dell’Unione europea o da essi cofinanziati su apposita convenzione.

Domanda fondo di garanzia PMI:

L’impresa che ha la necessità di richiedere un finanziamento garantito dal Fondo di Garanzia 2019 deve:

  • Rivolgersi direttamente alla banca scelta per richiedere il finanziamento e richiedere l’acquisizione della garanzia del Fondo, sullo stesso. Oppure, L’impresa si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione e che a sua volta si rivolge al Fondo di Garanzia per ottenere la controgaranzia.
  • La banca una volta ricevuta la richiesta di finanziamento con la domanda di garanzia, da il via all’istruttoria per la concessione dell’importo richiesto.
  • Acquisiti i dati richiesti la banca predispone la domanda di ammissione alla garanzia su appositi modelli disponibili sul sito dedicato al Fondo di Garanzia, inserendo i dati degli ultimi due bilanci approvati o della dichiarazione fiscale e una situazione contabile aggiornata.
  • La banca invia la domanda al Gestore del Fondo tramite fax o via web utilizzando i servizi dedicati alla presentazione on line delle domande di garanzia e disponibile sul sito del Fondo di garanzia.
  • La Banca inoltra e trasmette la richiesta di ammissione a garanzia entro i termini previsti per legge.
  • Successivamente all’invio della domanda di ammissione viene assegnato, in base all’ordine cronologico di presentazione, un numero di posizione. Mediante la trasmissione telematica della domanda, all’impresa può essere rilasciata: la comunicazione della ricezione della domanda con data, numero di protocollo e il nominativo del responsabile del procedimento.

Fondo di garanzia PMI importo massimo:

a) Importi garantiti: Ogni Impresa può beneficiare complessivamente di un importo massimo garantito pari a 1,5 milioni di euro

b) Cosa garantisce: Il Fondo garantisce qualsiasi tipologia di operazione, purché direttamente finalizzata all’attività d’impresa: operazioni di leasing, finanziamenti a medio-lungo termine, acquisizione di partecipazioni, prestiti partecipativi e altre operazioni quali, p.es., finanziamenti a breve termine, consolidamento, fideiussioni, finanziamenti a medio-lungo termine per liquidità.

c) Chi può accedere alla garanzia pubblica: Possono accedere alla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia  le PMI, comprese quelle artigiane, ubicate sul territorio nazionale (anche per investimenti all’estero)

d) Requisiti dimensionali, settoriali e territoriali: Le PMI devono essere in possesso dei parametri dimensionali previsti dalla disciplina comunitaria in vigore.

e) NON sono Ammesse le PMI appartenenti ai cosiddetti settori “sensibili” esclusi dall’Unione Europea, ovvero:

– agricoltura: possono avvalersi esclusivamente della Controgaranzia rivolgendosi ad un confidi che opera nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca;

– pesca;

– trasporti;

– industria automobilistica;

– costruzione navale;

– fibre sintetiche;

– industria carboniera;

– industria siderurgia.

Eccezioni: alcune attività di servizi connessi all’agricoltura, la caccia e la cattura di animali per allevamento, la silvicultura e l’utilizzazione di aree forestali non sono considerate agricole in base alla normativa del Fondo e possono perciò beneficiare della garanzia diretta.

f) NON sono ammesse le PMI appartenenti territorialmente: che hanno sede legale o unità locale in Toscana e Lazio, queste imprese possono beneficiare esclusivamente della controgaranzia mentre le Pmi situate sul territorio nazionale hanno diritto alla Garanzia diretta.

Finanziamenti garantiti dallo Stato requisiti PMI:

Una volta verificata la sussistenza, da parte dell’impresa, dei requisiti di accesso alla Garanzia, il Fondo di Garanzia per le PMI deve valutare che l’impresa sia “economicamente e finanziariamente sana” e lo fa sulla base di criteri di valutazione che variano dal settore di attività e dal regime contabile dell’impresa beneficiaria. Per effettuare la valutazione, il Fondo, prenderà in considerazione negli ultimi 2 anni d’imposta: dati di bilancio e dichiarazioni fiscali. I dati vengono forniti dell’impresa, vengono inseriti in modelli standardizzati di calcolo (scoring) che consentono di misurare i principali indicatori economico-finanziari e il relativo scostamento dai “valori ottimali” . In base ai risultati l’impresa è inserita in una delle tre fasce di valutazione:

Fascia 1: proposta positiva al Comitato

Fascia 2: ulteriore valutazione di ammissione mediante un’analisi della situazione di bilancio aggiornata, di un bilancio previsionale redatto secondo un modello specifico disponibile sul sito (Allegato 7) di eventuali progetti di investimento, delle prospettive di mercato e di crescita dell’impresa, ecc.

Fascia 3: proposta negativa da parte del Comitato.

Dott. Alfredo Castiglione  335 7141926 castiglione@ramsesgroup.it

Dott.ssa Lucia Di Paolo 349 4734793

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