L’incentivo è finanziato dal Fondo rotativo a sostegno delle imprese e degli investimenti di sviluppo nel turismo, promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia con la partecipazione di ABI e CDP, che mette a disposizione delle strutture ricettive 1 miliardo e 380 milioni di euro.
Le domande potranno essere presentate fino alle ore 12:00 del giorno 20 aprile 2023.
La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023 fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2023
Dal 20 marzo 2023 sarà possibile presentare domanda di accesso all’incentivo FRI-Tur, – Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
Si tratta di un contributo diretto alla spesa erogato dal Ministero o in alternativa di un finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti.
Entrambe le agevolazioni verranno riconosciute su progetti relativi a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro.
In sintesi, gli interventi finanziabili sono:
- riqualificazione energetica e antisismica delle strutture;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (questi lavori devono essere funzionali alla realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica e antisismica e degli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche);
- realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
- digitalizzazione delle strutture (installazione di impianti wi-fi, realizzazione di siti web ottimizzati per il sistema mobile, acquisto di programmi e sistemi informatici, utilizzo di dispositivi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, acquisto di spazi e servizi pubblicitari finalizzati alla promozione, ecc.);
- acquisto di mobili e componenti d’arredo.
Il Fondo Rotativo Turismo è destinato ad un’ampia platea di beneficiari operanti nel settore: imprese alberghiere; agriturismi; strutture ricettive all’aria aperta; imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici.
Questi i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
- essere in regime di contabilità ordinaria;
- essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
- adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca;
- non ricadere nelle fattispecie previste dall’articolo 4, comma 2 dell’Avviso.
Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea ed i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
LA DOTAZIONE ECONOMICA. Il Fondo Rotativo mette a disposizione 180 milioni di euro per i contributi a fondo perduto e 600 milioni di euro per i finanziamenti agevolati.
Coerentemente con i principi di attuazione del Pnrr, il 40% delle risorse è destinato alle imprese turistiche del Mezzogiorno e una quota del 50%, invece, agli investimenti green.
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’Iva, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
Per i programmi di investimento presentati, le imprese beneficiarie possono accedere a due diversi tipi di agevolazione:
- un contributo diretto pari al 35% per interventi di riqualificazione ambientale, sostenibilità ambientale ed innovazione digitale (la percentuale dei contributi concessi variano in base alla dimensione e all’ubicazione delle imprese);
- un finanziamento agevolato concesso al tasso fisso dello 0,50% con durata minima di 4 anni e massima di 15 anni inclusi 3 anni di preammortamento massimi.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.
L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’Iva complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2023.
L’attribuzione degli incentivi avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
In caso di esaurimento delle risorse disponibili prima del raggiungimento del numero minimo di 300 imprese beneficiarie, la quota dei contributi a fondo perduto verrà ridotta in misura proporzionale per tutti i soggetti beneficiari (fermo restando l’obbligo di dimostrare la copertura integrale del progetto).
Imprese beneficiarie. Le agevolazioni sono rivolte alle strutture turistico alberghiere che al momento della presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
– essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
– avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
– essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
– essere in regime di contabilità ordinaria;
– essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
– adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo (agriturismi).
Interventi agevolabili. Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di: riqualificazione energetica; riqualificazione antisismica; eliminazione delle barriere architettoniche; manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri; realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali); digitalizzazione; acquisto o rinnovo di arredi.
L’investimento deve essere riferito a una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’Iva, comprese tra 500 mila euro e 10 milioni di euro.
Le agevolazioni. Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione europea. Sono previste due forme di incentivo:
– contributo diretto alla spesa. Concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal Pnrr. Percentuale massima: 30% dei costi e delle spese ammissibili;
– finanziamento agevolato. Concesso da Cdp a un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal ministero del turismo, Abi e Cdp.
Gli incentivi (la somma del finanziamento agevolato e del contributo diretto alla spesa) sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal Gber (Regolamento Ue 651/2014).
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’Iva complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del dl 152/2021 (Pnrr) né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Il contributo diretto alla spesa. È concesso tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento. Ecco le percentuali in dettaglio:
– per la zona a) 30% micro imprese; 23% piccole imprese; 18% medie imprese; 10% grandi imprese;
– per la zona c) 25% micro imprese; 20% piccole imprese; 15% medie imprese; 5% grandi imprese;
– per le restanti aree 15% micro e piccole imprese; 5% per le medie.
La zona a) include: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
La zona c) include: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo.
Il finanziamento agevolato. La dotazione di Cdp per sostenere le iniziative del comparto sono pari a: 600 milioni di euro da accordare sotto forma di finanziamenti agevolati, composti per il 50% da una quota concessa da Cdp (finanziamento agevolato) e per il 50% da una quota concessa dalla banca al tasso di mercato. Il tasso applicato alla quota di finanziamento agevolato concessa da Cdp è pari allo 0,50% nominale annuo. Il tasso applicato alla quota di finanziamento bancario è concordato con il soggetto beneficiario in funzione dell’andamento dei tassi di mercato.
Il finanziamento può assumere una durata compresa tra i 4 e i 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Garanzie. I finanziamenti attivati per il sostegno degli investimenti ammissibili, inclusi quelli concessi a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, possono accedere alle garanzie rilasciate da Sace (legge 326/2003).
Cumulabilità. Gli incentivi di cui alla misura 4.2.5 sono alternativi a quelli concedibili sotto forma di contributi e credito d’imposta di cui all’art. 1 del dl 152/2021, e comunque non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Domande. La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 1° marzo 2023 fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023.
Fin dal 30 gennaio 2023 è possibile scaricare la documentazione. Per inviare la domanda è necessario:
– essere in possesso di un’identità digitale (Spid, Cns, Cie);
– accedere all’area riservata per compilare online la domanda.
Inoltre, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec).
Le domande saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.
Fonte Italia oggi
Approfondimenti
NWL 511 TURISMO: Fondo rotativo imprese BANDO FRI-TUR
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NWL 494 | TURISMO: un miliardo e 380 milioni per strutture ricettive con il nuovo incentivo FRI-Tur – Domande dall’1 marzo, documentazione disponibile dal 30 gennaio
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