RAMSES CONSULTING NEWS n. 691 – 18 settembre 2024
Alla misura sono destinati 15 milioni di Euro
Il bando ha la finalità di sostenere la realizzazione di investimenti per la transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori, sull’intero territorio nazionale.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha emanato un decreto interministeriale l’8 agosto 2024, in conformità alla Legge “Made in Italy” (206/2023). Questo provvedimento stabilisce le modalità per supportare gli investimenti finalizzati alla transizione ecologica e digitale delle imprese operanti nei settori tessile, moda e accessori su tutto il territorio nazionale.
Il Ministro Urso ha dichiarato che “L’industria italiana della moda, emblema del Made in Italy, ha bisogno di particolare attenzione. Questo provvedimento è un tassello importante nell’ambito di una più vasta politica di sostegno al settore, per accelerare gli investimenti nella transizione green e digitale e sviluppare le competenze richieste per affrontare queste sfide”.
Agevolazioni
Le agevolazioni alle imprese beneficiarie (identificate con gli specifici codici ATECO) saranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 60mila euro, per l’acquisizione di prestazioni specialistiche.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse alle imprese beneficiarie ai sensi del regolamento de minimis e possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento.
Interventi ammissibili
È incentivato l’acquisto di servizi specialistici volti a facilitare la transizione ecologica e digitale dei processi produttivi o dei prodotti/servizi offerti. In particolare, sono ammissibili le seguenti prestazioni:
– formazione del personale dell’azienda richiedente, mirata all’acquisizione o al consolidamento di competenze rilevanti per il percorso di sviluppo individuato dall’impresa;
– implementazione di tecnologie abilitanti per promuovere lo sviluppo dei processi aziendali o di prodotti innovativi, tra cui: cloud computing, big data e analytics, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva e stampa 3D, IoT (Internet of Things), realtà aumentata, soluzioni avanzate di manifattura, piattaforme digitali per la condivisione di competenze e sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva;
– supporto per ottenere certificazioni ambientali, come certificazioni di prodotto, certificazioni di processo e servizi di analisi del Life Cycle Assessment (LCA).
Le prestazioni specialistiche già menzionate devono soddisfare i seguenti requisiti:
– essere fornite da società o professionisti autonomi indipendenti rispetto all’impresa richiedente, con adeguata qualificazione negli ambiti di sviluppo indicati e, se richiesto, il necessario accreditamento.
Per “adeguata qualificazione” si intende una comprovata e significativa esperienza, dimostrata tramite l’elenco delle prestazioni fornite negli ultimi 3 anni, con indicazione di importi, oggetto e ambiti di applicazione;
– essere formalizzate tramite un contratto tra l’impresa beneficiaria e il fornitore della prestazione;
– avere una durata minima di 3 mesi e concludersi entro e non oltre 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione del contributo.
Sono ammissibili esclusivamente le spese relative a prestazioni oggetto di contratti sottoscritti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.
Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese, operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:
– operano nel settore del tessile, della moda e degli accessori;
– risultano qualificabili come Piccole e Medie imprese (PMI);
– sono regolarmente costituite, iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente e risultano “attive” nel medesimo Registro;
– sono in contabilità ordinaria e hanno approvato almeno due bilanci di esercizio.
Come
Le imprese interessate devono inviare una domanda a Invitalia, che gestisce la misura, allegando i seguenti documenti:
– una dichiarazione che attesti di possedere i requisiti richiesti;
– una dichiarazione con i dati degli ultimi due anni contabili, con bilanci approvati;
– una relazione che descriva il piano di sviluppo per la transizione ecologica e/o digitale dell’azienda, specificando chi fornirà i servizi, con il curriculum dei professionisti o una presentazione delle società coinvolte;
– i preventivi dei professionisti scelti, con dettagli su: obiettivo del servizio, attività previste, durata e costo;
– una dichiarazione sull’eventuale possesso del rating di legalità e della certificazione di parità di genere.
La misura sarà gestita da Invitalia che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.
Con successivo provvedimento del Mimit saranno fissati i termini per la presentazione delle domande di agevolazione e fornite eventuali ulteriori specificazioni per la corretta attuazione dell’intervento.
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