RAMSES CONSULTING NEWS n. 707/3 – 13 gennaio 2025
Prevista dal DL Coesione
A partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12:00 dell’8 aprile 2025, sarà possibile presentare domande per accedere ai Mini Contratti di Sviluppo, un’iniziativa prevista dal DL Coesione con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro.
L‘obiettivo è sostenere investimenti produttivi di media dimensione legati alle tecnologie critiche, incentivando lo sviluppo economico nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Chi può partecipare?
mprese di tutte le dimensioni che dispongano di unità produttive localizzate nel Sud Italia.
Settori e investimenti ammessi
I progetti devono essere incentrati su:
– Tecnologie digitali e deep tech
– Tecnologie pulite ed efficienti, incluse quelle a zero emissioni nette
– Biotecnologie, inclusi i medicinali critici definiti dall’Unione Europea.
I piani di investimento devono avere un valore compreso tra 5 e 20 milioni di euro (IVA esclusa) e riguardare spese relative a:
– acquisto e sistemazione di terreni (fino al 10% del totale);
– opere murarie (fino al 40% del totale);
– macchinari, impianti e attrezzature nuove;
– software, brevetti, licenze e know-how tecnologico.
I progetti devono prevedere un incremento occupazionale, anche attraverso l’assunzione di personale qualificato, e devono essere completati entro 36 mesi dalla concessione dell’agevolazione.
Agevolazioni previste
Le imprese possono accedere a contributi a fondo perduto, nei limiti previsti dalla Carta degli aiuti di Stato:
– 55% per piccole imprese
– 45% per medie imprese
– 35% per grandi imprese.
Per le PMI, agevolazioni del 50% per consulenze legate all’investimento.
Criteri di valutazione
Le domande saranno valutate in base a:
– solidità finanziaria
– sostenibilità ambientale
– grado di innovazione
– impatto occupazionale.
Punteggi aggiuntivi saranno assegnati a imprese con:
– rating di legalità (+5%)
– certificazioni ambientali (ISO, EMAS) o applicazione di metodologie di valutazione del ciclo di vita (+5%)
– certificazione di parità di genere (+5%).
In caso di parità di punteggio, verrà data priorità alle domande con il minor contributo richiesto o con punteggi superiori nei criteri di solidità finanziaria.
Questo nuovo strumento mira a rafforzare la competitività e la resilienza del sistema produttivo nel Sud Italia, contribuendo alla transizione verso tecnologie innovative e sostenibili.