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BANDO MISE: INCENTIVI FINO AL 75% PER ACQUISTO DI MACCHINARI INNOVATIVI

Marzo 30, 2021
in Archivio, BANDI, Finanza Agevolata, INVITALIA, Newsletter, Transizione 4.0
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BASILICATA – CALABRIA – CAMPANIA – PUGLIA – SICILIA

Apertura sportello: le domande potranno essere compilate dalle ore 10:00 del 13 aprile 2021, mentre l’invio della richiesta potrà avvenire dalle ore 10:00 del 27 aprile 2021

RAMSES CONSULTING NEWS n.170 – 16 aprile 2021

Disposta apertura del secondo sportello per la presentazione delle domande di agevolazioni. L’intervento prevede un sostegno agli investimenti innovativi, nelle regioni meno sviluppate, finalizzati a consentire la trasformazione tecnologica e digitale delle PMI coerentemente con il piano Impresa 4.0, nonché a favorire la loro transizione verso il paradigma dell’economia circolare.

Il Ministero dello sviluppo economico con decreto direttoriale 26 marzo 2021 ha definito i termini di apertura del secondo dei due sportelli previsti dall’articolo 3, comma 2, del decreto ministeriale 30 ottobre 2019 per la presentazione delle domande di agevolazione di cui al Nuovo bando “Macchinari innovativi”.

Il suddetto decreto direttoriale conferma integralmente le modalità operative per l’attuazione dell’intervento già previste dal decreto direttoriale 23 giugno 2020.

Le domande potranno essere compilate mediante la piattaforma appositamente predisposta da Invitalia dalle ore 10.00 del 13 aprile 2021, mentre l’invio della richiesta potrà avvenire dalle ore 10.00 del 27 aprile 2021.

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Di seguito sono riportate le indicazioni relative ai soggetti beneficiari, alle caratteristiche degli investimenti e alle modalità di finanziamento:

Soggetti beneficiariPossono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
– sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
– sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
– sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
– non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
– non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
– non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
In attuazione delle normative vigenti in materia di accesso ai fondi strutturali e in particolare delle disposizioni introdotte dall’articolo 1, comma 821 della Legge di Stabilità 2016, possono accedere alle agevolazioni anche ai liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge.
Settori ammessi ed esclusiSono ammessi tutti i settori manifatturieri di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
– siderurgia;
– estrazione del carbone;
– costruzione navale;
– fabbricazione delle fibre sintetiche;
– trasporti e relative infrastrutture;
– produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.
Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.
Programmi di investimento ammissibiliI programmi di investimento ammissibili devono:
– prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;
– essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
– prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.
I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:
– relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
– riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
– riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
– pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
– conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
– ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Agevolazioni concedibiliLe agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%.
Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
– per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
– per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Erogazione dei contributiLe agevolazioni sono erogate da Invitalia a seguito della presentazione di richieste da parte delle imprese beneficiarie avanzate in relazione a titoli di spesa, anche singoli, inerenti alla realizzazione del programma di investimento per un importo almeno pari al 25 per cento dell’importo complessivo dell’investimento ammesso, ad eccezione dell’ultima richiesta di erogazione che può essere riferita ad importo inferiore.
Le agevolazioni sono erogate secondo una delle seguenti modalità:
a) sulla base di titoli di spesa non quietanzati attraverso l’utilizzo di un conto corrente vincolato;
b) sulla base di titoli di spesa quietanzati attraverso l’utilizzo di un conto corrente bancario ordinario.

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

  • a) compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 13 aprile 2021. In tale fase, il soggetto proponente può svolgere le seguenti attività:
    • 1) accesso alla procedura informatica;
    • 2) immissione delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione della domanda e caricamento dei relativi allegati;
    • 3) generazione del modulo di domanda in formato “pdf” immodificabile, contenente le informazioni e i dati forniti dal soggetto proponente e apposizione della firma digitale;
    • 4) caricamento della domanda firmata digitalmente e conseguente rilascio del “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio della stessa;
  • b) invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 27 aprile 2021.

Fonte: Decreto direttoriale 26 marzo 2021, Decreto direttoriale 23 giugno 2020, Decreto ministeriale 30 ottobre 2019, Decreto direttoriale 28 novembre 2019, Decreto direttoriale 31 gennaio 2019, Decreto direttoriale 16 novembre 2018, Decreto ministeriale 21 maggio 2018, Decreto ministeriale 9 marzo 2018 —  Economia news

Possono partecipare al bando anche le imprese operanti nel settore delle attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale del 30 ottobre 2019, vale a dire:

  • Raccolta e depurazione delle acque di scarico, limitatamente al trattamento delle acque reflue di origine industriale tramite processi fisici, chimici e biologici come diluizione, screening, filtraggio, sedimentazione, ecc;
  • raccolta dei rifiuti e trattamento e smaltimento dei rifiuti, limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale;
  • recupero dei materiali, limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale;
  • magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto;
  • servizi postali e attività di corriere;
  • mense e catering continuativo su base contrattuale;
  • pubblicazioni di elenchi e mailing list;
  • telecomunicazioni;
  • produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
  • elaborazione dei dati, hosting e attività connesse e portali web
  • attività legali e di contabilità;
  • attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale;
  • attività degli studi di architettura e d’ingegneria, collaudi ed analisi tecniche
  • ricerca scientifica e sviluppo;
  • pubblicità e ricerche di mercato;
  • altre attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi;
  • riparazione e manutenzione di computer e periferiche;
  • attività delle lavanderie industriali.

Cosa si può finanziare con le agevolazioni del bando

I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese non inferiori alla somma di 400 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a 200 mila euro.

Inoltre, i programmi devono essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni a cui fa riferimento il bando e prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.

I beni che possono essere agevolabili sono macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:

  • Relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
  • riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
  • riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
  • conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
  • ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi

Macchinari Innovativi, le agevolazioni che si possono richiedere

Le agevolazioni verranno erogate nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato e possono coprire fino al 75% del costo dell’investimento sostenuto dall’impresa.

Per le imprese di micro e piccola dimensione, è previsto un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%, mentre per le imprese di media dimensione, il bando mette a disposizione un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

Le agevolazioni sono erogate dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie.

I termini di presentazione della domanda

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica all’indirizzo dedicato al secondo sportello del bando sul sito di Invitalia.

Le domande per partecipare al bando dovranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 13 aprile 2021, mentre le domande per l’accesso alle agevolazioni possono essere presentata a partire dalle ore 10:00 del 27 aprile 2021.

Le domande sono ammesse alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico giornaliero di presentazione: le domande presentate nello stesso giorno verranno pertanto considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora dell’invio della domanda.

Inoltre, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito, fino a esaurimento della dotazione finanziaria.

Alla domanda, il richiedente deve allegare la seguente documentazione:

  • Modulo di domanda specifico, per PMI e professionisti o per la rete di imprese;
  • piano di investimenti;
  • dichiarazione dati contabili;
  • dichiarazione del co-proponente (per le reti d’impresa);
  • eventuali preventivi relativi alle spese da sostenere, caratterizzati da un appropriato grado di dettaglio che consenta di identificare puntualmente i beni oggetto di agevolazione e le relative caratteristiche tecniche.

Per accedere alla procedura informatica bisogna essere in possesso di una casella PEC attiva (nel caso di PMI la PEC utilizzata deve risultare la medesima comunicata al Registro delle imprese) e della Carta nazionale dei servizi, oltre che del PIN rilasciato con la stessa Carta.

Criteri di valutazione dei progetti presentati

Successivamente allo scadere dei termini di presentazione delle domande si aprirà la fase istruttoria, la cui responsabilità è a carico del Ministero dello Sviluppo economico, durante la quale verrà attribuito un punteggio ai progetti presentati, tenendo conto dei seguenti indicatori:

  • Copertura finanziaria delle immobilizzazioni, definito in relazione agli ultimi due esercizi finanziari, come media dei rapporti dati dalla somma dei mezzi propri e dei debiti a medio-lungo termine sul totale delle immobilizzazioni;
  • copertura degli oneri finanziari, determinato in relazione agli ultimi due esercizi finanziari, come media dei
    rapporti tra l’importo del margine operativo lordo e l’importo degli oneri finanziari;
  • indipendenza finanziaria, indicatore determinato, in relazione agli ultimi due esercizi finanziari, come media dei rapporti dati dai mezzi propri sul totale del passivo;
  • incidenza della gestione caratteristica sul fatturato, determinato, in relazione agli ultimi due esercizi finanziari, come media dei rapporti tra l’importo del margine operativo lordo e l’importo del fatturato;
  • qualità della proposta, indicatore che tiene conto della qualità della proposta progettuale, la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica dell’investimento.

Secondo questi criteri i progetti presentati verranno classificati in una graduatoria di merito, a cui il Ministero farà riferimento nell’allocazione dei fondi qualora le risorse messe a disposizione non siano sufficienti a coprire le domande di agevolazione.


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