RAMSES CONSULTING NEWS n. 294 – 18 marzo 2022
Per le imprese agricole e per quelle di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli arrivano i contributi a fondo perduto e i finanziamenti fino al 100% delle spese ammissibili. È stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 61 del 14 marzo 2022 il decreto del ministero delle Politiche Agricole del 22 dicembre 2021 che prevede i nuovi incentivi per i contratti di filiera. Sono previsti contributi in conto capitale e finanziamenti agevolati per le imprese del settore con sostegni in investimenti tra i 4 e i 50 milioni di euro.
Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati alle imprese agricole: ecco le agevolazioni
In totale, i fondi messi a disposizione per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati alle imprese agricole e a quelle che svolgono attività di trasformazione e di commercializzazione delle materie prime ricavate dai campi ammontano a 1,2 miliardi di euro. I finanziamenti andranno ai settori agricoli e alimentari, agricoli ed energetici, dell’acquacoltura e della pesca.
Contratti di filiera, da dove derivano le risorse messe a disposizione delle imprese agricole?
Le risorse messe a disposizione rientrano negli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Inoltre, ulteriori investimenti per 900 milioni di euro arrivano dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese agli investimenti in ricerca (Fri). Tali risorse sono gestiti dalla Cassa depositi e prestiti per i finanziamenti bancari concessi alle imprese del settore con tassi agevolati.
Imprese agricole, quali contributi a fondo perduto sono previsti per le spese ammissibili?
In merito alle imprese agricole, i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati previsti sono ammissibili per:
- le spese di costruzione, di acquisizione o di miglioramento dei beni immobili;
- l’acquisto di macchine e attrezzature;
- per acquistare software e beni immateriali;
- i costi generali;
- l’acquisto di animali da riproduzione;
- la partecipazione ai regimi di qualità e misure promozionali fino al 100%.
Imprese agricole, costruzioni beni immobili e acquisto di macchine, attrezzature e software con i contributi a fondo perduto
In rapporto ai contributi a fondo perduto ottenibili per le spese di costruzione, di acquisizione e di miglioramento dei beni immobili, le imprese agricole possono ottenere le seguenti agevolazioni:
- il 50% se l’imprese è situata nelle regioni meno sviluppate e in transizione ecologica e digitale, il 40% nelle altre regioni;
- la maggiorazione del 20% per imprese gestite da giovani o per progetti collettivi e con impatto ambientale.
Per acquistare le macchine e le attrezzature, per i software e i beni immateriali e per i costi generali le imprese agricole hanno la medesima intensità delle agevolazioni dei contributi a fondo perduto delle spese sostenute per la costruzione, l’acquisizione e il miglioramento dei beni immobili.
Acquisto di animali da riproduzione, quali contributi a fondo perduto sono previsti per le imprese agricole?
Tra le spese ammissibili ai finanziamenti a fondo perduto delle imprese agricole figura l’acquisto di animale da riproduzione. L’intensità massima dell’incentivo è del 30%. Si possono ottenere agevolazioni fino al 20% per le imprese gestite da giovani o per progetti collettivi e ad impatto ambientale.
Quali imprese agroalimentari sono ammesse ai contributi a fondo perduto e finanziamenti dei contratti di filiera?
Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo quanto dispone il decreto, andranno a favore delle imprese della filiera agroalimentare Le tipologie di aziende ammesse agli incentivi saranno non solo le singole imprese ma anche:
- le imprese organizzate in forma consortile;
- società cooperative e consorzi;
- le reti di imprese;
- organizzazioni di produttori agricoli e associazioni di organizzazioni;
- società che esercitano attività agricole e imprese industriali, commerciali e distributive.
Obiettivi dei contratti di filiera tra imprese e soggetti impegnati a realizzare gli investimenti
I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati sono volti dunque a favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo di imprese appartenenti alla filiera agricola e commerciale. L’obiettivo è quello di creare relazioni più efficienti tra i diversi livelli della filiera incrementando le ricadute positive sulle produzioni agricole. Il contratto di filiera, pertanto, dovrà essere sottoscritti tra diverse imprese che partecipano alla filiera. Al contratto potranno partecipare anche altri soggetti beneficiari degli incentivi che si impegneranno in maniera diretta alla realizzazione degli investimenti e dei progetti.
Quali costi potranno essere finanziati fino al 100% da contributi e finanziamenti?
Le spese per realizzare gli investimenti nell’ambito della filiera agroalimentare potranno coprire fino al 100% dei costi mediante contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. In particolare, risultano ammissibili le seguenti spese:
- costi per il personale. Si tratta di spese realizzate per finanziare le attività dei tecnici, dei ricercatori e del personale ausiliare necessario ad arrivare all’obiettivo del progetto di ricerca e di sviluppo;
- costi per le attrezzature e per i beni strumentali a realizzare gli obiettivi dei progetti. Se il costo delle attrezzature o dei beni strumentale è previsto per un numero di anni superiore a quello necessario a realizzare l’obiettivo, si considera il costo di ammortamento degli anni corrispondenti alla realizzazione del progetto stesso;
- allo stesso modo, il progetto può finanziare i costi di ammortamento degli immobili necessari per realizzare gli interventi. In tal caso, si considera il costo di ammortamento corrispondente agli anni di durata del progetto stesso. Ovvero gli anni nei quali l’immobile verrà utilizzato per realizzare gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Costi di ricerca e spese generali ammissibili per i progetti di ricerca e sviluppo nella filiera agroalimentare
Ulteriori costi e spese sono ammissibili per ottenere i contributi a fondo perduto e i finanziamenti della filiera agroalimentare. In particolare, sono ammissibili:
- le spese per la ricerca, per i brevetti e relative licenze acquistati, per le consulenze necessarie in linea con le finalità del progetto di investimento;
- i costi generali, comprese le spese di fornitura necessari al progetto stesso.
Da quando si potrà presentare domanda per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti della filiera agricola e alimentare?
Per la presentazione della domanda dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti agevolati alle imprese della filiera agricola e alimentare è necessario attendere il provvedimento del ministero delle Politiche agricole. Nel decreto verranno indicate tutte le procedure e i termini per la presentazione delle domande e dei progetti di investimento delle imprese interessate ai fondi. Gli interventi devono essere iniziati dopo la presentazione dell’istanza di richiesta dei contributi e dei finanziamenti. Si tratta dunque di inviti a presentare proposte. Sulla base delle pratiche pervenute, il ministero stilerà una graduatoria delle potenziali imprese ammesse agli incentivi.
Si possono cumulare gli incentivi alle imprese agroalimentari con altri aiuti?
I finanziamenti e i contributi a fondo perduto per le imprese operanti nei settori agricoli e alimentari possono essere cumulati con qualunque altro aiuto di Stato. Sono compresi nella cumulabilità degli incentivi anche gli aiuti in regime de minimis. Tuttavia, le imprese dovranno prestare attenzione affinché l’intensità degli aiuti percepiti non superi il 100% di ammissibilità delle spese necessarie per portare alla realizzazione il progetto.
Contributi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese che trasformano e commercializzano i prodotti agricoli: quali sono?
Nell’ambito dei contratti di filiera, sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolate per le imprese che trasformano e commercializzano prodotti agricoli. Anche in questo caso, per le spese ammissibili relative alla costruzione, all’acquisizione e al miglioramento dei beni immobili si può ottenere una percentuale massima di contributo pari al:
- 50% per le imprese situate nelle regioni meno sviluppate e in transizione ecologica e digitale;
- 40% per imprese situate in altre regioni.
Sono altresì previste coperture per le altre spese, ovvero per l’acquisto di macchine e attrezzature con le medesime percentuali di copertura e per l’acquisto o lo sviluppo e di software o di beni immateriali.
Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolate alle imprese agricole: caratteristiche delle agevolazioni
I progetti di spesa delle imprese agricole e di quelle di filiera per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli possono avere importi di spesa compresi tra i 4 e i 50 milioni di euro. Per poter richiedere una delle due formule di agevolazione (contributi o mutui agevolati), i progetti di spesa devono coinvolgere imprese del settore appartenenti a differenti stadi della filiera.
Come partecipare al V bando per i contratti di filiera
Con successivi provvedimenti il Mipaaf individuerà le risorse disponibili, i requisiti di accesso dei soggetti beneficiari, le condizioni di ammissibilità dei programmi e/o dei progetti, le spese ammissibili, la forma e l’intensità delle agevolazioni, nonché i termini e le modalità per la presentazione delle domande. Domande che dovranno essere presentate al Ministero che provvederà anche a verificare l’eventuale interesse al cofinanziamento da parte delle regioni e province autonome dove sono localizzati i progetti.
Conclusa la valutazione, i proponenti ammessi sono chiamati a presentare la proposta definitiva di contratto di filiera entro 90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria. In caso di esito positivo, il Ministero approva la proposta definitiva e trasmette le risultanze dell’istruttoria e copia delle delibere di finanziamento bancario a CDP, affinché quest’ultima provveda a deliberare il finanziamento agevolato. A quel punto si passa alla sottoscrizione del contratto di filiera, cui segue l’erogazione del contributo in conto capitale.
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