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MIPAAF Fondo complementare al PNRR: Finanziamento a tasso agevolato e finanziamento a fondo perduto per l’attuazione dei contratti di filiera

Novembre 22, 2022
in Archivio, Finanza Agevolata, Newsletter
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RAMSES CONSULTING NEWS n. 458 – 22 novembre 2022

Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 24/11/2022

DESCRIZIONE COMPLETA DEL BANDO

Il presente decreto disciplina i criteri, le modalita’ e le procedure per l’attuazione dei contratti di filiera e le relative misure agevolative per la realizzazione dei programmi.

Soggetti beneficiari

Sono soggetti proponenti del contratto di filiera:

a) le societa’ cooperative agricole e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

b) le organizzazioni interprofessionali, riconosciute ai sensi della normativa vigente che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

c) gli enti pubblici;

d) le societa’ costituite tra soggetti che esercitano l’attivita’ agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purche’ almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, societa’ cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;

e) le associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, gia’ costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

f) le reti di imprese che hanno gia’ sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

Sono soggetti beneficiari delle agevolazioni del contratto di filiera le seguenti categorie di imprese:

a) le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le societa’ cooperative e loro consorzi, nonche’ le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

b) le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;

c) le societa’ costituite tra soggetti che esercitano l’attivita’ agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purche’ almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente.

Il capitale delle predette societa’ puo’ essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali;

d) gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza.

Tipologia di interventi ammissibili

Il contratto di filiera deve favorire processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione in atto nei diversi comparti, al fine di promuovere la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera stessa, stimolare la creazione di migliori relazioni di mercato e garantire prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola.

Il contratto di filiera si fonda su un accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera, operanti in un ambito territoriale multiregionale. L’accordo di filiera individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma, i tempi di realizzazione, i risultati e gli obblighi reciproci dei soggetti beneficiari.

All’accordo di filiera possono partecipare sia soggetti beneficiari delle agevolazioni, impegnati direttamente nella realizzazione di specifici progetti, sia soggetti coinvolti indirettamente nel programma che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di filiera. In ogni caso, il contratto di filiera e’ sottoscritto dai soli soggetti facenti parte dell’accordo di filiera che sono beneficiari delle agevolazioni in quanto direttamente coinvolti nella realizzazione del programma.

Il programma deve essere articolato in diverse tipologie di interventi ammissibili in relazione all’attivita’ svolta dai soggetti beneficiari, in modo da coprire l’intera filiera e dimostrare l’integrazione fra i differenti soggetti in termini di miglioramento del grado di relazione organizzativa commerciale e in termini di distribuzione del reddito.

Il programma deve altresi’ contribuire al raggiungimento degli obiettivi di carattere ambientale e di sostenibilita’ previsti dalle strategie nazionali e unionali applicabili, nella misura e secondo le modalita’ definite nei provvedimenti.

Gli interventi ammissibili alle agevolazioni comprendono le seguenti tipologie in relazione al Soggetto beneficiario:

a) per gli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria, le PMI e le grandi imprese;
b) per gli investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli, le PMI e le grandi imprese;
c) per gli investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari non compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), solo le PMI;
d) per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti, le PMI e le grandi imprese;
e) per l’organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre, solo le PMI;
f) per i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo, le PMI le grandi imprese, gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza;
g) per la partecipazione alle fiere e per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, solo le PMI. 

Le spese ammissibili e le intensita’ massime di aiuto sono riportate nel decreto.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse nella forma del contributo in conto capitale e/o del finanziamento agevolato.

Ai fini della concessione delle agevolazioni, i Soggetti beneficiari che richiedono il Finanziamento agevolato devono ottenere un Finanziamento bancario, pari al 50% dell’ammontare complessivo del Finanziamento. Il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse dello 0,50% e la durata ha un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del Progetto e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di Finanziamento.

Il contributo in conto capitale massimo concedibile è del 100%.

Sono ammessi alle agevolazioni i Contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra 4 e 50 milioni di euro. L’importo del Progetto per singolo Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 400.000 euro. Per investimenti effettuati da PMI, secondo quanto indicato nella lettera a), l’importo del Progetto per Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 100.000 euro. Il valore minimo dell’importo del Progetto deve essere rispettato fino al completamento degli interventi.

Nel caso in cui il Soggetto beneficiario presenti un Progetto con interventi che superano i limiti minimi di cui al comma precedente, può proporre interventi a partire da 5.000 euro per gli aiuti previsti dalla lettera d).

Gli importi degli investimenti inseriti nei Progetti dovranno rispettare altresì le seguenti soglie:

1. in relazione agli investimenti di cui alla lettera b), gli aiuti individuali per i quali non vengano rispettate una delle soglie di seguito specificate:

i. costi ammissibili superiori a 25 milioni di euro;

ii. equivalente sovvenzione lordo superiore a 12 milioni di euro;

2.) in relazione agli investimenti di cui alla lettera d), 5 milioni di euro massimi per le campagne promozionali;

c) in relazione agli investimenti di cui alla lettera f), 7,5 milioni di euro;

d) in relazione agli investimenti di cui alla lettera g), 7,5 milioni di euro per la trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti non agricoli, 2 milioni di euro per la partecipazione alle fiere e 15 milioni di euro per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Scadenza

A seguito della proroga le domande di contributo possono essere inviate fino alle

ore 12 del giorno 24 novembre 2022.

PER INFORMAZIONI SCRIVI A  info@ramsesgroup.it

CONTATTACI AI NUMERI T 085 9493758 – 085 9495867

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ARCHIVIO

Contratti di filiera

Dal 24 giugno 2022 aperta la piattaforma telematica per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera del settore agroalimentare. Sono finanziabili accordi di filiera di importo complessivo compreso tra 4 e 50 milioni di euro e che coinvolgano almeno 2 regioni. L’importo del progetto per singolo soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 400.000 euro. Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale e del finanziamento agevolato, subordinate alla concessione di un finanziamento bancario. Le proposte possono essere presentate fino al 22 settembre 2022.

Al via il quinto bando per i contratti di filiera del settore agroalimentare

L’apertura della piattaforma informatica web per la presentazione delle domande di accesso è prevista per il 24 giugno 2022.

Lo sportello resterà aperto per 90 giorni. Le proposte possono essere presentate quindi fino al 22 settembre 2022.

I criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione dei contratti di filiera sono stati delineati dal decreto 22 dicembre 2021, mentre le istruzioni per la presentazione delle domande sono state fissate dall’avviso 22 aprile 2022, n. 182458.

La dotazione finanziaria del quinto bando ammonta a 1,2 miliardi di euro a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR).

Cosa sono i contratti di filiera

I contratti di filiera sono contratti che vengono stipulati tra i soggetti della filiera agroalimentare e il Ministero per rilanciare gli investimenti nel settore agroalimentare al fine di realizzare programmi d’investimento integrati a carattere interprofessionale aventi rilevanza nazionale.

Si distinguono 2 tipologie di soggetti:

– i soggetti proponenti sono i soli interlocutori del Mipaaf per il contratto di filiera da loro presentato;

– i soggetti beneficiari invece sono i soggetti diretti sostenitori delle spese del programma proposto.

Soggetti proponenti

I contratti di filiera possono essere proposti da:

– società cooperative agricole e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

– organizzazioni interprofessionali, riconosciute ai sensi della normativa vigente che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

– enti pubblici;

– società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;

– associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite, tramite atto notarile o scrittura privata autenticata, all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

– reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari dei contratti di filiera, invece, sono:

– le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

– le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;

– le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente. Il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali;

– gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, come definiti dal Regolamento (UE) n. 702/2014, iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell’università e della ricerca (esclusivamente nell’ambito di progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo di cui al successivo punto 6).

Ai fini dell’ammissibilità, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, tali soggetti devono:

– essere regolarmente costituiti ed iscritti nel registro della CCIAA, ove tenuti alla relativa all’iscrizione;

– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;

– non essere in stato di fallimento ovvero che non sia stata aperta nei propri confronti altra procedura concorsuale con finalità liquidatoria e cessazione dell’attività.

Investimenti ammissibili

Nell’ambito del contratto di filiera presentato, sono ammesse all’agevolazione le seguenti tipologie di investimento:

1) investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;

2) investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli;

3) (esclusivamente per le PMI) investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari non compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE);

4) partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;

5) (esclusivamente per le PMI) organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre;

6) (per le PMI, le grandi imprese, gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza) progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo;

7) (esclusivamente per le PMI) partecipazione alle fiere e per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Gli interventi devono essere realizzati entro 4 anni a partire dalla data di stipula del Contratto di filiera e comunque non oltre il secondo trimestre 2026,

Condizioni di ammissibilità

Il contratto di filiera presentato deve interessare un ambito territoriale multi regionale, e cioè gli interventi dovranno essere distribuiti sul territorio di due o più regioni o province autonome.

L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile ad una sola regione non può superare l’85% del totale dei costi ammissibili del Contratto di filiera.

Sono ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra 4 e 50 milioni di euro.

L’investimento minimo per beneficiario è fissato a 400.000 euro, ridotto a 100.000 euro nel caso di investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria (di cui al precedente punto 1) effettuati da PMI.

Il valore minimo dell’importo del progetto deve essere rispettato fino al completamento degli interventi

Agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale e di finanziamento a tasso agevolato (pari al 0,50% nominale annuo), variabili a seconda della localizzazione, della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa.

Al finanziamento agevolato dovrà essere associato un finanziamento bancario, non inferiore al 50% dell’ammontare complessivo del finanziamento (agevolato+bancario), concesso dalle banche convenzionate con Cassa depositi e prestiti.

Il finanziamento potrà avere una durata compresa tra un minimo di 4 anni e un massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata del progetto di investimento e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento).

Per gli investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria e per gli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari, l’ammontare dei mezzi apportati dal soggetto beneficiario non potrà essere inferiore al 25% degli investimenti ammissibili (a tal fine, verranno considerati tutti i mezzi di copertura finanziaria esenti da qualunque elemento di aiuto, compreso il finanziamento bancario).

Attenzione Le agevolazioni possono essere richieste esclusivamente nella forma di contributo in conto capitale o esclusivamente nella forma di finanziamento, articolato nelle due componenti di finanziamento agevolato e finanziamento bancario. È consentita altresì l’integrazione tra il contributo in conto capitale e il finanziamento.

Presentazione domande

La domanda di accesso alle agevolazioni deve essere presentata tramite la piattaforma informatica disponibile sul sito del Mipaaf (www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18066).

Lo sportello agevolativo sarà aperto dal 24 giugno al 22 settembre 2022.

La domanda deve essere sottoscritta digitalmente dal soggetto proponente e corredata dalla seguente documentazione:

– programma del contratto di filiera, sottoscritto dal soggetto proponente e contenente gli elementi e le informazioni relativi all’intero programma del Contratto di filiera e alla totalità dei soggetti beneficiari in esso coinvolti;

– scheda sintetica del progetto, predisposta da ciascun soggetto beneficiario;

– dichiarazione di ciascun soggetto beneficiario relativa alla propria solidità economico-finanziaria. Nelcaso in cui l’agevolazione richiesta preveda almeno una quota di finanziamento agevolato, l’attestazione è resa dalla banca finanziatrice e include la disponibilità della stessa a concedere un finanziamento bancario per la copertura finanziaria degli interventi previsti oggetto della richiesta di agevolazioni;

– dichiarazione di ciascun soggetto beneficiario, relativa alla disponibilità degli immobili (suolo e fabbricati) ove sarà realizzato il progetto, rilevabile da idonei titoli di proprietà, diritto reale di godimento, locazione, affitto, da opzioni di acquisto, da concessioni demaniali, da atto formale di assegnazione, nel caso di aree rientranti in agglomerati industriali ovvero di aree comunali attrezzate;

– per ciascun intervento attestazione, rilasciata da un tecnico abilitato, iscritto ad albo professionale, con la quale dichiara che il suolo e gli immobili interessati dal progetto sono rispondenti, in relazione all’attività da svolgere, ai vigenti specifici vincoli edilizi, urbanistici e di destinazione d’uso e, nel caso in cui il progetto preveda la realizzazione di interventi che necessitano di concessioni e/o autorizzazioni, l’inesistenza di motivi ostativi al loro rilascio ovvero che le opere previste rispettano la normativa urbanistica ed edilizia. Inoltre, l’attestazione deve indicare, ove i procedimenti autorizzatori lo richiedano, tutti gli eventuali pareri e/o nulla osta da parte di altre amministrazioni o enti che dovessero essere necessari ai fini della realizzazione degli interventi;

– atto costitutivo e statuto, ove esistenti, relativi a ciascun soggetto beneficiario;

– visura camerale, relativa a ciascun soggetto beneficiario, ove tenuto all’iscrizione nel registro della CCIAA;

– per le reti d’impresa, copia del contratto di rete;

– eventuale dichiarazione del soggetto proponente di individuazione della banca autorizzata.

Fonte IPSOA 

Contratti di filiera e distretto – DAL 24 giugno 2022

I Contratti di filiera e distretto sostengono gli investimenti aventi ad oggetto gli attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole, le attività di trasformazione e commercializzazione, la partecipazione dei produttori ai regimi di qualità ed i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Qual è la distinzione tra i soggetti che possono effettivamente proporre un Contratto di filiera ed i beneficiari?

Possono proporre un Contratto di filiera le società cooperative ed i loro consorzi, le società costituite tra soggetti che esercitano attività agricole, cooperative, reti d’impresa e le rappresentanze dei distretti rurali e agroalimentari.

Sono beneficiari, invece, tutte le imprese, le organizzazioni di produttori agricoli, le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola.

Possono inoltrare domanda o proporre un Contratto di filiera e distretto anche le imprese commerciali, industriali e/o addette alla distribuzione?

Sì, ma alla condizione che il 51% del capitale sociale sia detenuto da imprenditori agricoli o soggetti equivalenti (cooperative e consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute).

Quali sono gli investimenti agevolabili con un Contratto di filiera e distretto?

I Contratti prevedono le seguenti 5 linee agevolative:

  • investimenti nelle aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria;
  • investimenti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità & misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
  • ricerca e sviluppo nel settore agricolo;
  • investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli (nel limite della soglia di notifica dell’aiuto pari a 7,5 milioni per impresa e progetto).

I Contratti di filiera e distretto offrono agevolazioni sotto forma di contributi in conto capitale e/o finanziamenti agevolati. Quali sono le intensità agevolative?

L’ammontare complessivo del contributo e del finanziamento è definito per ciascuna delle 5 linee agevolative.

I contributi in conto capitale possono raggiungere il 50% nelle regioni meno sviluppate e/o in transizione ed il 40% nelle altre. La quota restante è coperta da finanziamenti agevolati e finanziamenti bancari a copertura integrale dell’investimento.

Il contributo raggiunge il 100% esclusivamente nel caso delle attività di ricerca e sviluppo nel settore agricolo (a determinate condizioni).

Finanziamenti agevolati: i prestiti devono essere concessi da CdP e collegati a un finanziamento bancario ordinario di pari importo presso istituti di credito convenzionati presso il ministero? Inoltre, è prevista una quota minima di risorse che deve essere apportata direttamente dal soggetto beneficiario?

Assolutamente sì. I finanziamenti agevolati non possono prescindere dai finanziamenti ordinari privati di importo equivalente.

Solamente in due casi – investimenti nelle aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria e trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli – viene previsto che l’apporto minimo di mezzi apportati dal beneficiario alla copertura finanziaria del progetto non deve essere inferiore al 25% degli investimenti ammissibili.

Dove è possibile trovare tutti i riferimenti?

Le spese ammissibili e le intensità massime di aiuto cambiano a seconda della tipologia di investimento che si vuole fare. A livello generale è bene sapere che:

  1. Le spese preliminari e funzionali alla presentazione del Progetto (quali oneri concessori, studi di fattibilità, indagini, spese di progettazione funzionali al permesso di costruire, etc.) sono eleggibili dalla data di pubblicazione del Decreto.
  2. Le spese direttamente connesse all’attuazione del Progetto sono eleggibili dalla data della presentazione della domanda di accesso ai Contratti di filiera.
  3. Sono ammissibili esclusivamente le spese i cui pagamenti siano regolati con modalità tracciabili.

Facciamo un esempio. Nel caso di Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria

Il progetto in questo caso deve perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

a) migliorare le prestazioni globali e la sostenibilità dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;

  1. b) migliorare l’ambiente naturale o le condizioni di igiene e di benessere animale, purché l’investimento in questione vada oltre le vigenti norme dell’Unione;
  2. c) creare e migliorare l’infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’approvvigionamento e il risparmio energetico e idrico;

I costi ammessi sono:

  • Costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili
  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature, fino ad un massimo del loro valore di mercato
  • Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.
  • Costi generali come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, onorari per consulenze sulla sostenibilità ambientale ed economica compresi gli studi di fattibilità.
  • Acquisto di animali da riproduzione

Ci sarebbero altri esempi di fare per ognuna delle linee di intervento. Tenete presente ad esempio che nel caso di Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli non sono ammesse le spese di acquisto di animali da riproduzione ma lo sono quelle per l’Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali. 

In ogni caso nell’allegato A del decreto sono specificate tutte le voci di costo ammissibili per ogni casistica.

LINK UTILI

Presentazione _ V Avviso Contratti di Filiera_09062022

MIPAAF_2022_0182458_Avviso_Contratti_di_Filiera_vbando

Il testo del decreto

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/14/22A01578/sg

FAQ V Avviso CdF_ pubblicazione del 27.05.2022

Contributi a fondo perduto e mutui filiere agricole

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati alle imprese agricole: ecco le agevolazioni

In totale, i fondi messi a disposizione per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati alle imprese agricole e a quelle che svolgono attività di trasformazione e di commercializzazione delle materie prime ricavate dai campi ammontano a 1,2 miliardi di euro. I finanziamenti andranno ai settori agricoli e alimentari, agricoli ed energetici, dell’acquacoltura e della pesca.

Contratti di filiera, da dove derivano le risorse messe a disposizione delle imprese agricole?

Le risorse messe a disposizione rientrano negli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Inoltre, ulteriori investimenti per 900 milioni di euro arrivano dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese agli investimenti in ricerca (Fri). Tali risorse sono gestiti dalla Cassa depositi e prestiti per i finanziamenti bancari concessi alle imprese del settore con tassi agevolati.

Imprese agricole, quali contributi a fondo perduto sono previsti per le spese ammissibili?

In merito alle imprese agricole, i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati previsti sono ammissibili per:

  • le spese di costruzione, di acquisizione o di miglioramento dei beni immobili;
  • l’acquisto di macchine e attrezzature;
  • per acquistare software e beni immateriali;
  • i costi generali;
  • l’acquisto di animali da riproduzione;
  • la partecipazione ai regimi di qualità e misure promozionali fino al 100%.

Imprese agricole, costruzioni beni immobili e acquisto di macchine, attrezzature e software con i contributi a fondo perduto

In rapporto ai contributi a fondo perduto ottenibili per le spese di costruzione, di acquisizione e di miglioramento dei beni immobili, le imprese agricole possono ottenere le seguenti agevolazioni:

  • il 50% se l’imprese è situata nelle regioni meno sviluppate e in transizione ecologica e digitale, il 40% nelle altre regioni;
  • la maggiorazione del 20% per imprese gestite da giovani o per progetti collettivi e con impatto ambientale.

Per acquistare le macchine e le attrezzature, per i software e i beni immateriali e per i costi generali le imprese agricole hanno la medesima intensità delle agevolazioni dei contributi a fondo perduto delle spese sostenute per la costruzione, l’acquisizione e il miglioramento dei beni immobili.

Acquisto di animali da riproduzione, quali contributi a fondo perduto sono previsti per le imprese agricole?

Tra le spese ammissibili ai finanziamenti a fondo perduto delle imprese agricole figura l’acquisto di animale da riproduzione. L’intensità massima dell’incentivo è del 30%. Si possono ottenere agevolazioni fino al 20% per le imprese gestite da giovani o per progetti collettivi e ad impatto ambientale.

Quali imprese agroalimentari sono ammesse ai contributi a fondo perduto e finanziamenti dei contratti di filiera?

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo quanto dispone il decreto, andranno a favore delle  imprese della filiera agroalimentare Le tipologie di aziende ammesse agli incentivi saranno non solo le singole imprese ma anche:

  • le imprese organizzate in forma consortile;
  • società cooperative e consorzi;
  • le reti di imprese;
  • organizzazioni di produttori agricoli e associazioni di organizzazioni;
  • società che esercitano attività agricole e imprese industriali, commerciali e distributive.

Obiettivi dei contratti di filiera tra imprese e soggetti impegnati a realizzare gli investimenti

I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati sono volti dunque a favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo di imprese appartenenti alla filiera agricola e commerciale. L’obiettivo è quello di creare relazioni più efficienti tra i diversi livelli della filiera incrementando le ricadute positive sulle produzioni agricole. Il contratto di filiera, pertanto, dovrà essere sottoscritti tra diverse imprese che partecipano alla filiera. Al contratto potranno partecipare anche altri soggetti beneficiari degli incentivi che si impegneranno in maniera diretta alla realizzazione degli investimenti e dei progetti.

Quali costi potranno essere finanziati fino al 100% da contributi e finanziamenti?

Le spese per realizzare gli investimenti  nell’ambito della filiera agroalimentare    potranno coprire fino al 100% dei costi mediante contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. In particolare, risultano ammissibili le seguenti spese:

  • costi per il personale. Si tratta di spese realizzate per finanziare le attività dei tecnici, dei ricercatori e del personale ausiliare necessario ad arrivare all’obiettivo del progetto di ricerca e di sviluppo;
  • costi per le attrezzature e per i beni strumentali a realizzare gli obiettivi dei progetti. Se il costo delle attrezzature o dei beni strumentale è previsto per un numero di anni superiore a quello necessario a realizzare l’obiettivo, si considera il costo di ammortamento degli anni corrispondenti alla realizzazione del progetto stesso;
  • allo stesso modo, il progetto può finanziare i costi di ammortamento degli immobili necessari per realizzare gli interventi. In tal caso, si considera il costo di ammortamento corrispondente agli anni di durata del progetto stesso. Ovvero gli anni nei quali l’immobile verrà utilizzato per realizzare gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Costi di ricerca e spese generali ammissibili per i progetti di ricerca e sviluppo nella filiera agroalimentare

Ulteriori costi e spese sono ammissibili per ottenere i contributi a fondo perduto e i finanziamenti della filiera agroalimentare. In particolare, sono ammissibili:

  • le spese per la ricerca, per i brevetti e relative licenze acquistati, per le consulenze necessarie in linea con le finalità del progetto di investimento;
  • i costi generali, comprese le spese di fornitura necessari al progetto stesso.

Da quando si potrà presentare domanda per i contributi a fondo perduto e i finanziamenti della filiera agricola e alimentare?

Per la presentazione della domanda dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti agevolati alle imprese della filiera agricola e alimentare è necessario attendere il provvedimento del ministero delle Politiche agricole. Nel decreto verranno indicate tutte le procedure e i termini per la presentazione delle domande e dei progetti di investimento delle imprese interessate ai fondi. Gli interventi devono essere iniziati dopo la presentazione dell’istanza di richiesta dei contributi e dei finanziamenti. Si tratta dunque di inviti a presentare proposte. Sulla base delle pratiche pervenute, il ministero stilerà una graduatoria delle potenziali imprese ammesse agli incentivi.

Si possono cumulare gli incentivi alle imprese agroalimentari con altri aiuti?

I finanziamenti e i contributi a fondo perduto per le imprese operanti nei settori agricoli e alimentari possono essere cumulati con qualunque altro aiuto di Stato. Sono compresi nella cumulabilità degli incentivi anche gli aiuti in regime de minimis. Tuttavia, le imprese dovranno prestare attenzione affinché l’intensità degli aiuti percepiti non superi il 100% di ammissibilità delle spese necessarie per portare alla realizzazione il progetto.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese che trasformano e commercializzano i prodotti agricoli: quali sono?

Nell’ambito dei contratti di filiera, sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolate per le imprese che trasformano e commercializzano prodotti agricoli. Anche in questo caso, per le spese ammissibili relative alla costruzione, all’acquisizione e al miglioramento dei beni immobili si può ottenere una percentuale massima di contributo pari al:

  • 50% per le imprese situate nelle regioni meno sviluppate e in transizione ecologica e digitale;
  • 40% per imprese situate in altre regioni.

Sono altresì previste coperture per le altre spese, ovvero per l’acquisto di macchine e attrezzature con le medesime percentuali di copertura e per l’acquisto o lo sviluppo e di software o di beni immateriali.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolate alle imprese agricole: caratteristiche delle agevolazioni

I progetti di spesa delle imprese agricole e di quelle di filiera per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli possono avere importi di spesa compresi tra i 4 e i 50 milioni di euro. Per poter richiedere una delle due formule di agevolazione (contributi o mutui agevolati), i progetti di spesa devono coinvolgere imprese del settore appartenenti a differenti stadi della filiera.

MIPAAF. Fondo complementare al PNRR. Finanziamento a tasso agevolato e  finanziamento a fondo perduto per l’attuazione dei contratti di filiera

DESCRIZIONE  DEL  BANDO

Il presente decreto disciplina i criteri, le modalita’ e le procedure per l’attuazione dei contratti di filiera e le relative misure agevolative per la realizzazione dei programmi.

Soggetti beneficiari

Sono soggetti proponenti del contratto di filiera:

a) le societa’ cooperative agricole e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

b) le organizzazioni interprofessionali, riconosciute ai sensi della normativa vigente che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

c) gli enti pubblici;

d) le societa’ costituite tra soggetti che esercitano l’attivita’ agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purche’ almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, societa’ cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;

e) le associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, gia’ costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

f) le reti di imprese che hanno gia’ sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;

Sono soggetti beneficiari delle agevolazioni del contratto di filiera le seguenti categorie di imprese:

a) le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le societa’ cooperative e loro consorzi, nonche’ le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

b) le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;

c) le societa’ costituite tra soggetti che esercitano l’attivita’ agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purche’ almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente.

Il capitale delle predette societa’ puo’ essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali;

d) gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza.

Tipologia di interventi ammissibili

Il contratto di filiera deve favorire processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione in atto nei diversi comparti, al fine di promuovere la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera stessa, stimolare la creazione di migliori relazioni di mercato e garantire prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola.

Il contratto di filiera si fonda su un accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera, operanti in un ambito territoriale multiregionale. L’accordo di filiera individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma, i tempi di realizzazione, i risultati e gli obblighi reciproci dei soggetti beneficiari.

All’accordo di filiera possono partecipare sia soggetti beneficiari delle agevolazioni, impegnati direttamente nella realizzazione di specifici progetti, sia soggetti coinvolti indirettamente nel programma che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di filiera. In ogni caso, il contratto di filiera e’ sottoscritto dai soli soggetti facenti parte dell’accordo di filiera che sono beneficiari delle agevolazioni in quanto direttamente coinvolti nella realizzazione del programma.

Il programma deve essere articolato in diverse tipologie di interventi ammissibili in relazione all’attivita’ svolta dai soggetti beneficiari, in modo da coprire l’intera filiera e dimostrare l’integrazione fra i differenti soggetti in termini di miglioramento del grado di relazione organizzativa commerciale e in termini di distribuzione del reddito.

Il programma deve altresi’ contribuire al raggiungimento degli obiettivi di carattere ambientale e di sostenibilita’ previsti dalle strategie nazionali e unionali applicabili, nella misura e secondo le modalita’ definite nei provvedimenti.

Gli interventi ammissibili alle agevolazioni comprendono le seguenti tipologie in relazione al Soggetto beneficiario:

a) per gli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria, le PMI e le grandi imprese;
b) per gli investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli, le PMI e le grandi imprese;
c) per gli investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari non compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), solo le PMI;
d) per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti, le PMI e le grandi imprese;
e) per l’organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre, solo le PMI;
f) per i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo, le PMI le grandi imprese, gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza;
g) per la partecipazione alle fiere e per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, solo le PMI. 

Le spese ammissibili e le intensita’ massime di aiuto sono riportate nel decreto.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse nella forma del contributo in conto capitale e/o del finanziamento agevolato.

Ai fini della concessione delle agevolazioni, i Soggetti beneficiari che richiedono il Finanziamento agevolato devono ottenere un Finanziamento bancario, pari al 50% dell’ammontare complessivo del Finanziamento. Il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse dello 0,50% e la durata ha un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del Progetto e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di Finanziamento.

Il contributo in conto capitale massimo concedibile è del 100%.

Sono ammessi alle agevolazioni i Contratti di filiera il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra 4 e 50 milioni di euro. L’importo del Progetto per singolo Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 400.000 euro. Per investimenti effettuati da PMI, secondo quanto indicato nella lettera a), l’importo del Progetto per Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 100.000 euro. Il valore minimo dell’importo del Progetto deve essere rispettato fino al completamento degli interventi.

Nel caso in cui il Soggetto beneficiario presenti un Progetto con interventi che superano i limiti minimi di cui al comma precedente, può proporre interventi a partire da 5.000 euro per gli aiuti previsti dalla lettera d).

Gli importi degli investimenti inseriti nei Progetti dovranno rispettare altresì le seguenti soglie:

1. in relazione agli investimenti di cui alla lettera b), gli aiuti individuali per i quali non vengano rispettate una delle soglie di seguito specificate:

i. costi ammissibili superiori a 25 milioni di euro;

ii. equivalente sovvenzione lordo superiore a 12 milioni di euro;

2.) in relazione agli investimenti di cui alla lettera d), 5 milioni di euro massimi per le campagne promozionali;

c) in relazione agli investimenti di cui alla lettera f), 7,5 milioni di euro;

d) in relazione agli investimenti di cui alla lettera g), 7,5 milioni di euro per la trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti non agricoli, 2 milioni di euro per la partecipazione alle fiere e 15 milioni di euro per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Scadenza

Si comunica che l’apertura dei termini per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni tramite piattaforma informatica web è prevista per il giorno 24 giugno 2022 e fino al 20 agosto 2022.

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