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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINO ALL’80% PER LA RICERCA 4.0  – Dal 21 settembre (pre-caricamento documentazione dal 14 settembre)

Settembre 6, 2022
in Archivio, Finanza Agevolata, Industria 5.0, Newsletter, Transizione 4.0
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINO ALL’80% PER LA RICERCA 4.0  – Dal 21 settembre (pre-caricamento documentazione dal 14 settembre)
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RAMSES CONSULTING NEWS n. 403 – 6 settembre 2022

FONDO PERDUTO FINO ALL’80% PER IL 4.0  

DOMANDE ONLINE DAL 21 SETTEMBRE SUL SITO INFRATEL ITALIA MA DAL 14/9 È POSSIBILE COMPILARLE

COME FARE

Contributo alla spesa fino all’80% dei costi ammissibili per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al Piano Transizione 4.0.

Sono queste le agevolazioni riservate a imprese e centri di ricerca che a partire dal 21 settembre 2022 potranno presentare le domande attraverso il sito Infratel Italia per finanziare gli investimenti per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della tecnologia blockchain e delle tecnologie Internet (Iot).

L’avvio dell’iter per ottenere gli incentivi messi in campo dal ministero dello Sviluppo economico è stato formalizzato dal decreto direttoriale 24 giugno 2022, attuativo del decreto interministeriale 6 dicembre 2021 che sostiene le imprese appartenenti ai settori strategici individuati dallo stesso MiSe: industria e manifatturiero, sistema educativo, agroalimentare, salute, ambiente ed infrastrutture, cultura e turismo, logistica e mobilità, sicurezza e tecnologie dell’informazione, aerospazio.

Le risorse utilizzate sono quelle a valere sul Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale istituito presso il MiSe con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro e sono così ripartite: 25 milioni di euro per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale; 10 milioni per lo sviluppo della tecnologia blockchain e 10 milioni per le tecnologie Iot (realizzabili anche mediante il paradigma del metaverso).

Il 60% delle risorse è riservato ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione proposti da pmi e reti di imprese. I progetti ammissibili devono prevedere costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro ed essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazioni.

Imprese finanziabili. Sono ammissibili agli incentivi le imprese di qualsiasi dimensione, costituite in forma societaria e che esercitano attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di trasporto, di servizi alle imprese che esercitano le predette attività, nonché i centri di ricerca con personalità giuridica.

Le grandi imprese sono ammissibili soltanto nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le piccole e medie imprese beneficiarie.

Potranno essere presentati anche progetti in forma congiunta, fino ad un numero massimo di cinque partecipanti per ciascun progetto.

Spese ammissibili. Per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili:

a) spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario (entro il 60% dei costi totali per le attività inerenti «innovazione dei processi» e «innovazione dell’organizzazione»);

b) costi relativi a strumentazione e attrezzature;

c) costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti, le consulenze, ecc.;

d) spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali.

Agevolazioni. Sono concessi contributi alla spesa a fronte di costi ammissibili con le seguenti percentuali:

a) per le attività di ricerca industriale:

• 70% delle spese per micro e piccole imprese;

• 60% delle spese per medie imprese;

• 50% per grandi imprese e organismi di ricerca.

b) per le attività di sviluppo sperimentale:

• 45% delle spese per micro e piccole imprese;

• 35% delle spese per medie imprese;

• 25% per grandi imprese e organismi di ricerca.

c) per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, fermo restando il limite dell’intensità massima di aiuto pari all’80% dei costi ammissibili, è riconosciuta a ciascun partecipante una maggiorazione pari al 15% in presenza di progetti che prevedono:

• una collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una pmi e purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70% dei costi, o

• una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca, nell’ambito della quale questi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca;

d) per i progetti relativi all’innovazione dei processi e all’innovazione dell’organizzazione:

• 50% dei costi per le pmi;

• 15% per grandi imprese organismi di ricerca.

Domande. Le domande devono essere presentate in via telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00, dal lunedì al venerdì, a partire dal 21 settembre 2022, utilizzando la procedura disponibile nel sito di Infratel Italia. Per monitorare lo stato di realizzazione dei progetti di sviluppo, applicazione e trasferimento tecnologico, il MiSe si avvarrà del supporto di Infratel Italia spa. Per consentire una più corretta presentazione delle domande, sarà possibile iniziarne la compilazione a partire dalle ore 10.00 del 14 settembre.

Apertura termini: 21 settembre 2022 (pre-caricamento documentazione dal 14 settembre)

Fonte ITALIA OGGI


Fondo perduto per Intelligenza Artificiale, Blockchain, IoT

Il Fondo perduto per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things è stato istituito dalla legge di bilancio 2019 (art. 1, comma 226), con una dotazione complessiva pari a 45 milioni di euro.

I criteri e le modalità di utilizzo delle risorse sono stati stabiliti con il decreto interministeriale 6 dicembre 2021.

Con successivo decreto direttoriale 24 giugno 2022 sono quindi stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché i criteri per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

BENEFICIARI

I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione, costituite in forma societaria e che esercitano attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di trasporto, di servizi alle imprese che esercitano le predette attività, nonché i centri di ricerca con personalità giuridica.

Le grandi imprese sono ammissibili alle agevolazioni, soltanto nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le PMI beneficiarie.

I soggetti ammissibili possono presentare anche progetti in forma congiunta, fino ad un numero massimo di cinque partecipanti per ciascun progetto.

AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni possono essere concesse in forma di finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi e partecipazione al capitale di rischio (venture capital).

Intensità massima di aiuto 80% nel rispetto del Regolamento GBER ovvero dal Regolamento de minimis

Per le attività di ricerca industriale:
i. 70% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
ii. 60% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;
iii. 50% delle spese ammissibili per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di sviluppo sperimentale:
i. 45% per le imprese di micro e piccola dimensione;
ii. 35% per le imprese di media dimensione;
iii. 25% per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, fermo restando il limite dell’intensità massima di aiuto pari all’80% dei costi ammissibili, è riconosciuta a ciascun partecipante una maggiorazione pari al 15% , in presenza di progetti che prevedono:
i. una collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una PMI e purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70% dei costi complessivi ammissibili, o
ii. una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.
d. per i progetti relativi all’innovazione dei processi e all’innovazione dell’organizzazione:
i. 50% dei costi ammissibili per le PMI;
ii. 15% per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca. Gli aiuti alle grandi imprese sono compatibili purché tali imprese collaborino effettivamente con le PMI nell’ambito dell’attività sovvenzionata e le
PMI coinvolte sostengano almeno il 30% del totale dei costi ammissibili.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono prevedere spese e costi ammissibili:

  • non inferiori a euro 500.000,00
  • non superiori a euro 2.000.000,00.

La dotazione del Fondo, legislativamente prevista, puo’ essere incrementata mediante versamento volontario effettuato da parte da parte di enti, associazioni, imprese o singoli cittadini

Al fine di favorire l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, l’intervento del Fondo puo’ essere combinato a fondi e risorse nazionali, anche di fonte regionale, ovvero comunitari messi a disposizione da istituzioni e programmi europei, nel rispetto delle disposizioni concernenti l’utilizzazione delle stesse.

INTERVENTI AMMESSI

Il Fondo opera per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0, gia’ programma Impresa 4.0, e per accrescere la competitivita’ e la produttivita’ del sistema economico affinche’ i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in raccordo con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.

Verranno finanziati i progetti che prevedono la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, nei seguenti settori strategici prioritari:

  • industria e manifatturiero;
  • sistema educativo;
  • agroalimentare;
  • salute;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • cultura e turismo;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • aerospazio.

SCADENZE

 Precaricamento documentazione dal 14 settembre

Apertura termini: 21 settembre 2022

RISORSE UTILI

decreto interministeriale 6 dicembre 2021

decreto direttoriale 24 giugno 2022 

APPROFONDIMENTI

Contributi fino all’80% dei costi per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al programma transizione 4.0. 

RAMSES CONSULTING NEWS n. 387 – 2 agosto 2022

Gli incentivi potranno essere richiesti dai centri di ricerca e dalle imprese appartenenti ai settori strategici individuati dal decreto direttoriale 24 giugno 2022 del ministero dello sviluppo economico, attuativo del decreto interministeriale 6 dicembre 2021. Si tratta dei settori industria e manifatturiero, sistema educativo, agroalimentare, salute, ambiente e infrastrutture, cultura e turismo, logistica e mobilità, sicurezza e tecnologie dell’informazione, aerospazio.

Il provvedimento del Mise rende note le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere i finanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things (Iot) istituito presso lo stesso Mise con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro, di cui 25 milioni per l’intelligenza artificiale, 10 milioni per la tecnologia blockchain e 10 milioni per la tecnologia Iot (il 60% delle risorse è riservato ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione proposti da pmi e reti di imprese).

Le imprese e i centri di ricerca pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro, potranno richiedere le agevolazioni per realizzare progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al programma transizione 4.0 a partire dal 21 settembre 2022.

Per evitare il click day, con conseguenti possibili disagi, il ministero ha previsto una fase di precompilazione che consentirà di avviare l’inserimento della documentazione sulla piattaforma online a partire dal 14 settembre 2022.

Apertura termini: 21 settembre 2022 (pre-caricamento documentazione dal 14 settembre)

Per essere finanziati i progetti dovranno prevedere costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni ed essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazioni. Rientrano tra i costi ammissibili le spese del personale (ricercatori, tecnici, borsisti, ecc.), la strumentazione e le attrezzature utilizzate per l’esecuzione del progetto, le spese generali, i costi per la ricerca contrattuale, per i brevetti e per i servizi di consulenza relativi al progetto. Per monitorare lo stato di realizzazione dei progetti di sviluppo, applicazione e trasferimento tecnologico alle imprese, il Mise si avvarrà del supporto di Infratel Italia spa.

Il Fondo per lo sviluppo delle tecnologie

 Il Fondo è stato istituito con la legge di bilancio del 2019 (n. 145/2018) per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e Internet of things. Successivamente, il decreto Mise 24 giugno 2022 e prima ancora il decreto interministeriale 6 dicembre 2022 hanno consentito la costituzione effettiva del Fondo.

Soggetti beneficiari. Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal decreto le imprese che esercitano le attività di cui all’art. 2195 c.c. comprese le imprese artigiane, le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale; le imprese che esercitano le attività ausiliarie e i centri di ricerca.

Progetti ammissibili

Devono prevedere la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e Internet of things nei settori strategici prioritari. I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima.

Spese ammissibili

 Per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese: a) spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto;

b) costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;

c) costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;

d) spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Per le attività inerenti “innovazione dei processi” e “innovazione dell’organizzazione” sono ammissibili alle agevolazioni:

a) le spese di personale, che non dovranno superare il 60% dei costi totali;

b) i costi relativi a strumentazione, attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;

c) i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;

d) le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse secondo le seguenti intensità massime di aiuto:

a. per le attività di ricerca industriale:

i) 70% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;

ii) 60% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;

iii) 50% delle spese ammissibili per le imprese di grande dimensione e per gli organismi di ricerca.

b. per le attività di sviluppo sperimentale:

i) 45% per le imprese di micro e piccola dimensione;

ii) 35% per le imprese di media dimensione;

iii) 25% per le imprese di grande dimensione e per gli organismi di ricerca.

c. per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale: fermo restando il limite dell’intensità massima di aiuto pari all’80% dei costi ammissibili, è riconosciuta a ciascun partecipante una maggiorazione pari al 15%, in presenza di progetti che prevedono:

i. una collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una pmi e purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70% dei costi complessivi ammissibili, o

ii. una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.

d. per i progetti relativi all’innovazione dei processi e all’innovazione dell’organizzazione:

i) 50% dei costi ammissibili per le pmi;

ii) 15% per le imprese di grande dimensione e per gli organismi di ricerca. Gli aiuti alle grandi imprese sono compatibili purché tali imprese collaborino effettivamente con le pmi nell’ambito dell’attività sovvenzionata e le pmi coinvolte sostengano almeno il 30% del totale dei costi ammissibili.

Valutazione dei progetti 

Infratel valuterà, anche attraverso un’approfondita e commentata analisi dei dati e degli elementi utili per la verifica della sussistenza delle condizioni minime di ammissibilità istruttoria:

a. le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente, anche attraverso i principali indici di bilancio;

b. la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica, l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la rilevanza dei risultati attesi rispetto al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi tecnologici e applicativi;

c. la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo, nel rispetto dei relativi parametri, determinando il costo complessivo ammissibile;

In caso di esito negativo, il ministero darà comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della domanda al soggetto proponente, mentre in caso di esito positivo provvederà a comunicare l’esito al soggetto proponente, avviando le attività propedeutiche all’emanazione del provvedimento di concessione

Domande

Le domande dovranno essere presentate in via telematica dalle ore 10 alle ore 18 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 21 settembre 2022, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel Italia spa.

Fonte ITALIA OGGI

Per maggiori informazioni

  • Decreto direttoriale 24 giugno 2022
  • Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things

FONDO PERDUTO FINO ALL’80%

BLOCKCHAIN, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INTERNET OF THINGS 

NUOVO FONDO DA 45 MILIONI PER GLI INVESTIMENTI IN 4.0 DAL 21 SETTEMBRE  

OBIETTIVI

Favorire progetti di ricerca, sviluppo e innovazione attraverso il sostegno alla creazione di tecnologie e applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, anche mediante il paradigma del metaverso. Per approfondimenti sulla dotazione finanziaria, scarica la scheda normativa tramite l’apposito form.

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni:

  1. Le imprese che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria, comprese le imprese artigiane;
  2. Le imprese agroindustriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  3. Le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese al punto a) e b);
  4. Reti di non più di 5 imprese, guidate da una capofila ufficialmente nominata e con una chiara suddivisione dei ruoli, che collaborano con la forma del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato;
  5. Grandi imprese, purché parte di una rete di imprese e a condizione che le spese previste da progetto siano coperte per almeno il 30% dalle PMI.

I soggetti sopraelencati devono: essere regolarmente iscritti nel Registro delle imprese, essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati; non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti individuati quali illegali o incompatibili; non essere imprese in difficoltà.

INTERVENTI AMMISSIBILI

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell’organizzazione e innovazione di processo, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.

Gli interventi devono essere realizzati nei settori strategici prioritari:

  1. industria e manifatturiero;
  2. sistema educativo;
  3. agroalimentare;
  4. salute;
  5. ambiente ed infrastrutture;
  6. cultura e turismo;
  7. logistica e mobilità;
  8. sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  9. aerospazio.

In caso di sviluppo di progettualità relative a più tecnologie oggetto del seguente bando, è necessario che il soggetto beneficiario indichi nella domanda di agevolazione quella prevalente.

Gli interventi devono essere realizzati nell’ambito di un’unità produttiva ubicata sul territorio nazionale, avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e, comunque, non oltre i 3 mesi dalla data del decreto di concessione, e di durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 30 mesi, decorrenti dalla data di avvio.

SPESE AMMISSIBILI

Per quanto riguarda le spese ammissibili, è necessario distinguere due ambiti di intervento:

ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE

  1. spese del personale impiegato nel progetto;
  2. costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
  3. costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
  4. spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

ATTIVITÀ DI INNOVAZIONE DEI PROCESSI E INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE

  1. le spese di personale, che non dovranno superare il 60 per cento dei costi totali;
  2. i costi relativi a strumentazione, attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  3. i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
  4. le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Per entrambi gli ambiti, le spese non possono essere inferiori a €500.000 e non superiori a €2.000.000. Nel caso di progetti di reti di imprese, ciascuna dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi (con il rispetto delle condizioni previste nel caso di partecipazione di una grande impresa – si veda paragrafo “Soggetti beneficiari”).

AGEVOLAZIONE

L’intensità dell’agevolazione varia in funzione della tipologia di interventi, ovvero:

PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE

  • 70% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese;
  • 60% delle spese ammissibili per le medie imprese;
  • 50% delle spese ammissibili per le grandi imprese e per gli Organismi di ricerca.

PER LE ATTIVITÀ DI SVILUPPO SPERIMENTALE

  • 45% per le micro e piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese e per gli Organismi di ricerca.

PER I PROGETTI RELATIVI ALL’INNOVAZIONE DEI PROCESSI E ALL’INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE

  • 50% dei costi ammissibili per le PMI;
  • 15% per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di ricerca industriale e sviluppo industriale (punti a) e b)), è prevista una maggiorazione del 15% in presenza di progetti che prevedono la collaborazione tra imprese di cui almeno una PMI, purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70 per cento dei costi complessivi ammissibili, o una collaborazione tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10 per cento dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.

Il limite massimo di intensità dell’agevolazione concedibile è pari all’80% dei costi ammissibili.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E TEMPISTICHE

Le domande di agevolazione sono compilabili dal 14 settembre 2022 e caricabili dal 21 settembre 2022 tramite apposita piattaforma, fino ad esaurimento delle risorse.

La procedura di valutazione è a sportello e verrà preso in considerazione l’ordine cronologico giornaliero di presentazione domanda, ovvero le domande presentate nello stesso giorno saranno considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

L’ammissione dei progetti è vincolata al raggiungimento di un punteggio minimo di valutazione complessivo di 70/100, dato dalla somma dei punteggi relativi a 3 criteri valutativi.

Fonte Pellegrino

Per maggiori informazioni

  • Decreto direttoriale 24 giugno 2022
  • Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things

Fondo perduto  FINO ALL’80% per Intelligenza Artificiale, Blockchain, IoT

Il Fondo perduto per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things è stato istituito dalla legge di bilancio 2019 (art. 1, comma 226), con una dotazione complessiva pari a 45 milioni di euro.

I criteri e le modalità di utilizzo delle risorse sono stati stabiliti con il decreto interministeriale 6 dicembre 2021.

Con successivo decreto direttoriale 24 giugno 2022 sono quindi stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché i criteri per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

BENEFICIARI

I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione, costituite in forma societaria e che esercitano attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di trasporto, di servizi alle imprese che esercitano le predette attività, nonché i centri di ricerca con personalità giuridica.

Le grandi imprese sono ammissibili alle agevolazioni, soltanto nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le PMI beneficiarie.

I soggetti ammissibili possono presentare anche progetti in forma congiunta, fino ad un numero massimo di cinque partecipanti per ciascun progetto.

AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni possono essere concesse in forma di finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi e partecipazione al capitale di rischio (venture capital).

Intensità massima di aiuto 80% nel rispetto del Regolamento GBER ovvero dal Regolamento de minimis

Per le attività di ricerca industriale:
i. 70% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
ii. 60% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;
iii. 50% delle spese ammissibili per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di sviluppo sperimentale:
i. 45% per le imprese di micro e piccola dimensione;
ii. 35% per le imprese di media dimensione;
iii. 25% per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, fermo restando il limite dell’intensità massima di aiuto pari all’80% dei costi ammissibili, è riconosciuta a ciascun partecipante una maggiorazione pari al 15% , in presenza di progetti che prevedono:
i. una collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una PMI e purché ciascuno dei soggetti proponenti non sostenga da solo più del 70% dei costi complessivi ammissibili, o
ii. una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.
d. per i progetti relativi all’innovazione dei processi e all’innovazione dell’organizzazione:
i. 50% dei costi ammissibili per le PMI;
ii. 15% per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca. Gli aiuti alle grandi imprese sono compatibili purché tali imprese collaborino effettivamente con le PMI nell’ambito dell’attività sovvenzionata e le
PMI coinvolte sostengano almeno il 30% del totale dei costi ammissibili.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono prevedere spese e costi ammissibili:

non inferiori a euro 500.000,00

non superiori a euro 2.000.000,00.

La dotazione del Fondo, legislativamente prevista, puo’ essere incrementata mediante versamento volontario effettuato da parte da parte di enti, associazioni, imprese o singoli cittadini

Al fine di favorire l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, l’intervento del Fondo puo’ essere combinato a fondi e risorse nazionali, anche di fonte regionale, ovvero comunitari messi a disposizione da istituzioni e programmi europei, nel rispetto delle disposizioni concernenti l’utilizzazione delle stesse.

INTERVENTI AMMESSI

Il Fondo opera per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0, gia’ programma Impresa 4.0, e per accrescere la competitivita’ e la produttivita’ del sistema economico affinche’ i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in raccordo con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.

Verranno finanziati i progetti che prevedono la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, nei seguenti settori strategici prioritari:

  • industria e manifatturiero;
  • sistema educativo;
  • agroalimentare;
  • salute;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • cultura e turismo;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • aerospazio.

SCADENZE

 Precaricamento documentazione dal 14 settembre

Apertura termini: 21 settembre 2022

decreto interministeriale 6 dicembre 2021

decreto direttoriale 24 giugno 2022 

Fonte RETE AGEVOLAZIONI

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RAMSES CONSULTING Scheda informativa

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BLOCKCHAIN, intelligenza artificiale e internet of things: da settembre gli INCENTIVI A FONDO PERDUTO

RAMSES CONSULTING NEWS n. 380 – 21 luglio 2022

Con il decreto interministeriale 6 dicembre 2021 sono stati stabiliti i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del “Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things”, istituito dall’art. 1, comma 226 della legge di bilancio 2019, con una dotazione complessiva pari a 45 milioni di euro.

Con successivo decreto direttoriale 24 giugno 2022 sono quindi stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché i criteri per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

A chi si rivolge

I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione, costituite in forma societaria e che esercitano attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di trasporto, di servizi alle imprese che esercitano le predette attività, nonché i centri di ricerca con personalità giuridica.

Le grandi imprese sono ammissibili alle agevolazioni, soltanto nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con le PMI beneficiarie.

I soggetti ammissibili possono presentare anche progetti in forma congiunta, fino ad un numero massimo di cinque partecipanti per ciascun progetto.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa nel rispetto dei limiti stabiliti dagli articoli 25 e 29 del Regolamento GBER.

Cosa finanzia

Progetti che prevedono la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, nei seguenti settori strategici prioritari:

  • industria e manifatturiero;
  • sistema educativo;
  • agroalimentare;
  • salute;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • cultura e turismo;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • aerospazio.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 2.000.000,00.

Termini e modalità di presentazione delle domande

La domanda di agevolazione deve essere presentata, pena l’invalidità e l’irricevibilità, in forma esclusivamente telematica utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel Italia (www.infratelitalia.it), mediante la piattaforma dedicata all’iniziativa.

Il decreto direttoriale 24 giugno prevede l’apertura dell’intervento agevolativo il 21 settembre 2022, con la possibilità di precaricare la documentazione prevista dal bando, a partire dal 14 settembre 2022.

  • Decreto direttoriale 24 giugno 2022
  • modulistica (file zip)

In particolare il decreto stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, individuando in particolare:

a) le finalità di intervento;

b) la struttura di gestione ed attuazione degli interventi;

c) i soggetti beneficiari;

d) le procedure di attivazione del Fondo.

Finalità e struttura organizzativa del Fondo

Il Fondo opera per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0 per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico affinché i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in raccordo con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.

Nello specifico, il Fondo finanzia i seguenti interventi:

a) progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;

b) iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.

Soggetti beneficiari e Agevolazioni

Gli interventi a valere sul Fondo potranno essere proposti e realizzati da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro. Le agevolazioni potranno essere concesse sotto forma di:

– finanziamento a fondo perduto (massimo 80%).

Attivazione degli interventi del Fondo

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello

Le tecnologie coinvolte

Le tre tecnologie citate nel decreto e le applicazioni associate sono da qualche anno in piena espansione e, insieme a Cloud, 5G e ultrabroadband services, rappresentano le basi della trasformazione digitale in atto in Italia.

L’Intelligenza Artificiale è un ramo dell’informatica che permette la programmazione e progettazione di sistemi hardware e software che permettono di dotare le macchine di determinate caratteristiche considerate tipicamente umane quali, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali.

L’utilizzo della Blockchain, inizialmente legato alla nascita delle criptovalute, si è espanso ad altri settori come la supply chain, finance ed assicurazioni, advertising, servizi. La Blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni in maniera aperta, condivisa e distribuita, senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica. Per semplificare, serve ogniqualvolta c’è da certificare un dato e lo si vuole fare in modo distribuito e indipendente.

La terza tecnologia citata nel decreto è quella più difficilmente circoscrivibile in una definizione precisa. L’IoT (Internet of Things) è un insieme di hw, sw, connettività, sicurezza logica, finalizzato a fare interagire oggetti e processi in modo spesso autonomo e/o automatico.

Ha un potenziale applicativo sconfinato, in grado di spingere su competitività delle imprese, efficienza delle pubbliche amministrazioni e qualità della vita. Numerosi sono gli ambiti applicativi: smart home, smart building, smart metering, smart factory, auto intelligenti, smart city, oltre a smart environnment, smart agricolture, smart logistics, smart lifecycle, smart retail e smart health. Tutti ambiti resi possibili dall’interconnessione di oggetti intelligenti, “smart”, appunto.

Il Decreto

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, viene istituito un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things e prevede che siano stabiliti criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, al fine di favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionale, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del capitale di rischio (venture capital) italiano ed estero;

In particolare, il decreto stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, individuando:

  1. le finalità di intervento;
  2. la struttura di gestione ed attuazione degli interventi;
  3. i criteri valutativi;
  4. i soggetti beneficiari;
  5. le procedure di attivazione del Fondo.

Finalità

Il Fondo opera per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0 (già Impresa 4.0) e per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico affinché i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in raccordo con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.

il Fondo finanzia i seguenti interventi:

  1. progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
  2. iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.

Il Fondo finanzia inoltre le attività di supporto operativo e amministrativo alla realizzazione dei progetti al fine di valorizzarne i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo, con particolare attenzione alle PMI.

Struttura organizzativa del Fondo

Nell’ambito del Fondo:

  1. il Ministero attiva gli interventi ed opera in qualità di amministrazione vigilante;
  2. Infratel, di cui si avvale il Ministero ai fini dell’attuazione, esercita le funzioni relative alla gestione degli interventi.

Per l’attuazione degli interventi, Infratel, sotto la vigilanza del Ministero:

  1. svolge le attività di supporto operativo e amministrativo
  2. effettua l’istruttoria delle istanze, l’erogazione delle somme ai beneficiari, il controllo e il monitoraggio sullo stato di realizzazione dei progetti;
  3. adotta le determinazioni di concessione degli importi spettanti ai soggetti beneficiari;
  4. assiste le attività di definizione degli interventi del Fondo svolte dall’amministrazione, fornendo supporto tecnico, specialistico e operativo per l’individuazione degli obiettivi tecnologici e applicativi, delle aree strategiche, dei criteri di selezione delle iniziative finanziabili, e per la predisposizione degli schemi dei provvedimenti attuativi;
  5. si occupa, dell’attività di promozione e di sensibilizzazione, finalizzata alla più ampia diffusione delle opportunità offerte dal Fondo;
  6. opera favorendo il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, nonché, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionali e l’accesso al sistema nazionale ed estero degli investitori nel capitale di rischio (venture capital).

I rapporti tra il Ministero ed Infratel sono regolati da apposita convenzione, da stipulare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto. La convenzione disciplina le attività di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria degli interventi del Fondo nonché le attività di controllo e monitoraggio degli stessi.

Al fine di favorire l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, l’intervento del Fondo può essere combinato a fondi e risorse nazionali, anche di fonte regionale, ovvero comunitari messi a disposizione da istituzioni e programmi europei, nel rispetto delle disposizioni concernenti l’utilizzazione delle stesse. Per le medesime finalità, le risorse del Fondo possono finanziare progetti delle imprese italiane selezionati nei bandi emanati da organismi, istituzioni o imprese comuni che operino a livello centralizzato per l’Unione europea.

Criteri valutativi

Gli interventi del Fondo sono finalizzati a sostenere lo sviluppo tecnologico e digitale dell’economia, potenziando la capacità di innovazione del sistema produttivo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, con l’intento di ampliarne la diffusione e promuoverne l’adozione nei settori di interesse pubblico e nel settore privato.

Le iniziative ammissibili sono valutate sulla base:

  1. della capacità tecnica, scientifica e organizzativa del proponente;
  2. della fattibilità tecnica della proposta progettuale;
  3. della rilevanza dei risultati attesi rispetto al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi tecnologici e applicativi;
  4. dell’impatto del progetto inteso come interesse industriale e potenzialità di sviluppo;
  5. dei criteri previsti dalle disposizioni vigenti e dagli orientamenti e buone prassi applicabili nel caso delle iniziative competitive.

Soggetti beneficiari e Agevolazioni

Gli interventi a valere sul Fondo sono proposti e realizzati da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro.

Le agevolazioni potranno essere concesse sotto forma di:

– finanziamento a fondo perduto (massimo 80%).

APPROFONDIMENTI

Decreto direttoriale 24 giugno 2022- Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things

Modalità e termini per concessione ed erogazione delle agevolazioni

RAMSES CONSULTING NEWS n. 369 – 6 luglio 2022

E’ stato pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico il decreto che rende note le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere i finanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, istituito presso il Mise con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro.

A partire dal 21 settembre 2022 le imprese e i centri di ricerca pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro, potranno richiedere agevolazioni per realizzare progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al programma transizione 4.0.

Per facilitare la predisposizione della domanda è stata inoltre prevista, dal 14 settembre, una fase di precompilazione che consentirà di avviare l’inserimento della documentazione sulla piattaforma online.

“Sosteniamo gli investimenti delle imprese in tecnologie all’avanguardia con l’obiettivo di favorire la modernizzazione dei sistemi produttivi attraverso modelli di gestione sempre più interconnessi, efficienti, sicuri e veloci”, dichiara il ministro Giancarlo Giorgetti. “La sfida della competitività – aggiunge – richiede all’industria manifatturiera una costante capacità di innovare e di cogliere le potenzialità delle nuove tecnologie”.

Con il fondo verranno agevolate spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori 2 milioni di euro nei seguenti settori strategici prioritari:

  • industria e manifatturiero
  • sistema educativo
  • agroalimentare
  • salute
  • ambiente ed infrastrutture
  • cultura e turismo
  • logistica e mobilità
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione
  • aerospazio

Per monitorare lo stato di realizzazione dei progetti di sviluppo, applicazione e trasferimento tecnologico alle imprese, il Mise si avvarrà del supporto di Infratel.

In particolare il decreto stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, individuando in particolare:

a) le finalità di intervento;

b) la struttura di gestione ed attuazione degli interventi;

c) i soggetti beneficiari;

d) le procedure di attivazione del Fondo.

Finalità e struttura organizzativa del Fondo

Il Fondo opera per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0 per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico affinché i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in raccordo con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.

Nello specifico, il Fondo finanzia i seguenti interventi:

a) progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;

b) iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.

Soggetti beneficiari e Agevolazioni

Gli interventi a valere sul Fondo potranno essere proposti e realizzati da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro. Le agevolazioni potranno essere concesse sotto forma di:

– finanziamento a fondo perduto – massimo 80%.

Attivazione degli interventi del Fondo

Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello

Le tecnologie coinvolte

Le tre tecnologie citate nel decreto e le applicazioni associate sono da qualche anno in piena espansione e, insieme a Cloud, 5G e ultrabroadband services, rappresentano le basi della trasformazione digitale in atto in Italia.

L’Intelligenza Artificiale è un ramo dell’informatica che permette la programmazione e progettazione di sistemi hardware e software che permettono di dotare le macchine di determinate caratteristiche considerate tipicamente umane quali, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali.

L’utilizzo della Blockchain, inizialmente legato alla nascita delle criptovalute, si è espanso ad altri settori come la supply chain, finance ed assicurazioni, advertising, servizi. La Blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni in maniera aperta, condivisa e distribuita, senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica. Per semplificare, serve ogniqualvolta c’è da certificare un dato e lo si vuole fare in modo distribuito e indipendente.

La terza tecnologia citata nel decreto è quella più difficilmente circoscrivibile in una definizione precisa. L’IoT (Internet of Things) è un insieme di hw, sw, connettività, sicurezza logica, finalizzato a fare interagire oggetti e processi in modo spesso autonomo e/o automatico.

Ha un potenziale applicativo sconfinato, in grado di spingere su competitività delle imprese, efficienza delle pubbliche amministrazioni e qualità della vita. Numerosi sono gli ambiti applicativi: smart home, smart building, smart metering, smart factory, auto intelligenti, smart city, oltre a smart environnment, smart agricolture, smart logistics, smart lifecycle, smart retail e smart health. Tutti ambiti resi possibili dall’interconnessione di oggetti intelligenti, “smart”, appunto.

Il Decreto

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, viene istituito un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things e prevede che siano stabiliti criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, al fine di favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionale, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del capitale di rischio (venture capital) italiano ed estero;

In particolare, il decreto stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, individuando:

  1. le finalità di intervento;
  2. la struttura di gestione ed attuazione degli interventi;
  3. i criteri valutativi;
  4. i soggetti beneficiari;
  5. le procedure di attivazione del Fondo.

Finalità

Il Fondo opera per perseguire gli obiettivi di politica economica e industriale, anche connessi agli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0 (già Impresa 4.0) e per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico affinché i processi di innovazione digitale possano generare crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in raccordo con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.

il Fondo finanzia i seguenti interventi:

  1. progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
  2. iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.

Il Fondo finanzia inoltre le attività di supporto operativo e amministrativo alla realizzazione dei progetti al fine di valorizzarne i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo, con particolare attenzione alle PMI.

Struttura organizzativa del Fondo

Nell’ambito del Fondo:

  1. il Ministero attiva gli interventi ed opera in qualità di amministrazione vigilante;
  2. Infratel, di cui si avvale il Ministero ai fini dell’attuazione, esercita le funzioni relative alla gestione degli interventi.

Per l’attuazione degli interventi, Infratel, sotto la vigilanza del Ministero:

  1. svolge le attività di supporto operativo e amministrativo
  2. effettua l’istruttoria delle istanze, l’erogazione delle somme ai beneficiari, il controllo e il monitoraggio sullo stato di realizzazione dei progetti;
  3. adotta le determinazioni di concessione degli importi spettanti ai soggetti beneficiari;
  4. assiste le attività di definizione degli interventi del Fondo svolte dall’amministrazione, fornendo supporto tecnico, specialistico e operativo per l’individuazione degli obiettivi tecnologici e applicativi, delle aree strategiche, dei criteri di selezione delle iniziative finanziabili, e per la predisposizione degli schemi dei provvedimenti attuativi;
  5. si occupa, dell’attività di promozione e di sensibilizzazione, finalizzata alla più ampia diffusione delle opportunità offerte dal Fondo;
  6. opera favorendo il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, nonché, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionali e l’accesso al sistema nazionale ed estero degli investitori nel capitale di rischio (venture capital).

I rapporti tra il Ministero ed Infratel sono regolati da apposita convenzione, da stipulare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto. La convenzione disciplina le attività di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria degli interventi del Fondo nonché le attività di controllo e monitoraggio degli stessi.

Al fine di favorire l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, l’intervento del Fondo può essere combinato a fondi e risorse nazionali, anche di fonte regionale, ovvero comunitari messi a disposizione da istituzioni e programmi europei, nel rispetto delle disposizioni concernenti l’utilizzazione delle stesse. Per le medesime finalità, le risorse del Fondo possono finanziare progetti delle imprese italiane selezionati nei bandi emanati da organismi, istituzioni o imprese comuni che operino a livello centralizzato per l’Unione europea.

Criteri valutativi

Gli interventi del Fondo sono finalizzati a sostenere lo sviluppo tecnologico e digitale dell’economia, potenziando la capacità di innovazione del sistema produttivo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, con l’intento di ampliarne la diffusione e promuoverne l’adozione nei settori di interesse pubblico e nel settore privato.

Le iniziative ammissibili sono valutate sulla base:

  1. della capacità tecnica, scientifica e organizzativa del proponente;
  2. della fattibilità tecnica della proposta progettuale;
  3. della rilevanza dei risultati attesi rispetto al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi tecnologici e applicativi;
  4. dell’impatto del progetto inteso come interesse industriale e potenzialità di sviluppo;
  5. dei criteri previsti dalle disposizioni vigenti e dagli orientamenti e buone prassi applicabili nel caso delle iniziative competitive.

Soggetti beneficiari e Agevolazioni

Gli interventi a valere sul Fondo sono proposti e realizzati da

soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro.

Gli interventi a valere sul Fondo potranno essere proposti e realizzati da soggetti pubblici o privati, anche in forma congiunta tra loro.

Le agevolazioni potranno essere concesse sotto forma di:

  • finanziamento a fondo perduto – massimo 80%.

Modalità di intervento del Fondo

L’intervento del Fondo è attuato nel rispetto del principio di riequilibrio territoriale. A tal fine, alle imprese localizzate nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna è riservata in prima applicazione una quota dello stanziamento almeno proporzionale alla popolazione residente.

Decorsi sei mesi dall’apertura dei termini per la presentazione delle domande di agevolazione, le risorse non impegnate nell’ambito di detta riserva sono rese disponibili per soddisfare il fabbisogno manifestato nei restanti territori.

Le aree strategiche e gli obiettivi tecnologici e applicativi degli interventi del Fondo sono individuati avuto riguardo agli orientamenti nazionali e europei sull’intelligenza artificiale, sulla blockchain e sull’internet of things, nonché al quadro programmatico per lo sviluppo tecnologico adottato nell’ambito di strategie e programmi comunitari per l’innovazione tecnologica digitale e per la ricerca e sviluppo.

Le agevolazioni di cui sopra sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

I destinatari e il riequilibrio territoriale

Possono presentare domanda di accesso al Fondo sia i soggetti pubblici che quelli privati, da soli o in forma congiunta. C’è però una peculiarità: il Decreto, infatti, stabilisce che l’operatività del Fondo deve rispettare il principio del “riequilibrio territoriale”. Per ridurre i divari tra le varie aree geografiche italiane, le risorse per la crescita e per il sostegno andranno infatti stanziate in modo proporzionale alla popolazione residente nelle specifiche regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Pertanto, una quota dei finanziamenti (non tutta!) sarà riservata alle attività situate nelle suddette Regioni. Tuttavia se, entro sei mesi dall’apertura dei termini per la presentazione delle domande, le imprese locali non avranno avviato i progetti, le risorse verranno utilizzate coprendo le richieste provenienti dall’intero territorio nazionale.

Le tempistiche per accedere al Fondo per IA, Blockchain e IoT

La procedura per l’assegnazione delle agevolazioni è del tipo “valutativo con procedimento a sportello”. Ciò significa che le domande saranno registrate e valutate in ordine cronologico di presentazione. Pertanto, anche le risorse verranno assegnate ai progetti valutati positivamente ma in base alla presentazione, e fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Dunque, attenzione: nei prossimi giorni (non oltre la fine di marzo) verrà emanato un provvedimento del MiSE che indicherà l’apertura dello sportello e le modalità per la presentazione delle domande. Nel mentre, sarà necessario organizzare il progetto, arrivando preparati al click day

Gli obiettivi del Fondo per IA, Blockchain e IoT

Il Fondo finanzia i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare nelle aree strategiche italiane, funzionalmente all’incremento dell’Intelligenza Artificiale, della Blockchain e dell’Internet of Things. Promuove le iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi.

Allo stesso modo, sono finanziate anche le attività di supporto operativo e amministrativo utilizzate per la realizzazione dei progetti. In particolare, gli interventi del Fondo sono destinati al sostegno dello sviluppo tecnologico e digitale dell’economia. Potenziano la capacità di innovazione del sistema produttivo. Operano per aumentare la diffusione di IA, Blockchain e IoT in ambito territoriale, nel comparto pubblico e privato.

Per maggiori informazioni

  • Decreto direttoriale 24 giugno 2022
  • Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things
  • Decreto (pdf)
  • Allegati (zip)

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