RAMSES GROUP NEWS n. 740 – 01 settembre 2025
Domande dal 17 settembre fino al 10 dicembre 2025
Cos’è
Si tratta di un’agevolazione finalizzata a supportare l’adeguamento del sistema produttivo italiano agli indirizzi dell’Unione Europea in materia di contrasto ai cambiamenti climatici, attraverso il finanziamento di programmi di investimento destinati alla tutela ambientale.
Destinatari
Possono partecipare imprese di qualsiasi dimensione, attive su tutto il territorio nazionale, che:
– risultino regolarmente costituite, iscritte e operative nel Registro Imprese;
– non fossero in difficoltà al 31 dicembre 2019;
– operino nel settore manifatturiero (Sezione C ATECO 2007);
– non siano in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali;
– non abbiano ricevuto aiuti considerati illegali o incompatibili dall’UE senza averli restituiti;
– abbiano regolarizzato eventuali revoche precedenti;
– siano in regola con gli obblighi contributivi e non ricadano nelle esclusioni dell’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
Progetti finanziabili
Gli investimenti devono interessare una sola unità produttiva e perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
– efficienza energetica delle attività aziendali (Titolo II decreto 23 dicembre 2024 e modifiche del 18 luglio 2025);
– uso efficiente delle risorse, riducendo consumi e favorendo riuso, riciclo o impiego di materie prime seconde (Titolo III decreto 23 dicembre 2024 e modifiche del 18 luglio 2025).
Gli interventi devono migliorare la tutela ambientale senza incrementare la capacità produttiva (salvo aumenti tecnici max 20%).
Devono partire dopo la domanda, con spese tra 3 e 20 milioni di euro, essere conclusi entro 36 mesi (proroga massima 12 mesi) e rispettare:
– divieto di doppio finanziamento (art. 9 Reg. UE 2021/241);
– principio DNSH (art. 17 Reg. UE 2020/852);
– normativa ambientale nazionale ed europea.
Spese ammissibili
Sono ammesse le spese per:
– acquisto e sistemazione del suolo aziendale (max 10% dell’investimento);
– opere murarie (max 40% e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
– impianti e attrezzature nuove;
– software, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche.
Sono inoltre previsti costi per formazione del personale:
– spese di esercizio per formatori e partecipanti;
– costi del personale docente;
– consulenze collegate ai progetti formativi.
Procedura di valutazione
Rispetto al precedente bando, è prevista una semplificazione istruttoria per accelerare i tempi, mantenendo però i controlli richiesti dal PNRR.
Terminata la fase di presentazione, Invitalia effettuerà le verifiche di ammissibilità e predisporrà una graduatoria con:
– domande ammissibili e finanziabili;
– richieste ammissibili ma non finanziabili per carenza di fondi;
– domande non ammissibili.
La graduatoria sarà pubblicata entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello su www.invitalia.it e www.mimit.gov.it. Per le domande ammesse e finanziabili, il contributo sarà concesso entro 60 giorni dalla pubblicazione e comunque entro 30 giugno 2026, subordinatamente alla verifica della cantierabilità e della coerenza tecnica e ambientale del progetto.
Le istanze ammesse ma non finanziabili rimarranno sospese fino a 120 giorni in attesa di eventuali risorse aggiuntive; trascorso tale termine, in assenza di rifinanziamento, saranno dichiarate decadute.
Al momento della domanda, oltre al rispetto dei requisiti previsti dai decreti del 21 ottobre 2022 e 23 dicembre 2024, il richiedente deve dichiarare la conformità agli obblighi introdotti dall’art. 1 del decreto-legge 31 marzo 2025 n. 39 in tema di assicurazione dei rischi catastrofali.
Tale dichiarazione è obbligatoria:
– per le imprese di grandi dimensioni;
– per le imprese medie (ai sensi della Raccomandazione UE 6 maggio 2003) a partire dal 2 ottobre 2025.
L’assicurazione dovrà essere verificata anche in fase di erogazione dei contributi.
Le risorse disponibili ammontano a 134.018.568,13 euro, al lordo dei compensi per il soggetto gestore (Invitalia), provenienti dalle economie del bando precedente e imputate alla Missione 2, Componente 2, Investimento 5.1 del PNRR, finanziato dall’UE tramite Next Generation EU.
Almeno il 40% dei fondi sarà destinato ai progetti localizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre il 50% è riservato alle imprese energivore.
I contributi sono concessi come fondo perduto, nel rispetto del Reg. UE n. 651/2014. Non è ammesso il ricorso alla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo di crisi e transizione” (Comunicazione 2023/C 101/03) né al regime SA.109439 approvato il 12 luglio 2024.
Presentazione della domanda
– Invio esclusivamente online tramite la piattaforma di Invitalia
– Apertura: 17 settembre 2025 ore 12:00
– Chiusura: 10 dicembre 2025 ore 12:00
La valutazione avverrà tramite graduatoria, basata su punteggi correlati ai miglioramenti ambientali ottenuti dal progetto. In caso di parità, precedenza alla richiesta con contributo minore.
Per approfondimenti
Decreto direttoriale 18 luglio 2025
Delibera direttoriale 23 dicembre 2025
Decreto interministeriale 21 ottobre 2022