RAMSES CONSULTING NEWS n. 506 – 20 febbraio 2023
Strutture ricettive
Per fare il salto di qualità le strutture ricettive italiane potranno ricorrere a un nuovo incentivo che dispone di una dotazione 1,38 miliardi di euro. Lo strumento di sostegno per la riqualificazione energetica e antisismica, la sostenibilità ambientale e l’innovazione digitale per alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, acquatici e faunistici è il Fri-tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo), promosso dal ministero del turismo e gestito da Invitalia, a cui partecipano Abi e Cassa depositi e prestiti (Cdp). Altri interventi agevolabili sono: l’eliminazione delle barriere architettoniche, la manutenzione straordinaria, la realizzazione di piscine termali, l’acquisto o rinnovo di arredi.
Per accedere ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati, i progetti di investimento devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea.
Due le forme di agevolazione: contributo diretto alla spesa, concesso dal ministero del turismo, e un finanziamento agevolato, concesso da Cdp. Entrambe le agevolazioni verranno accordate sulla base della valutazione dei progetti, affidata a Invitalia. Al finanziamento agevolato dovrà essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce all’apposita convenzione firmata da ministero del turismo, Abi e Cdp.
Quanto agli interventi il taglio è medio-grande: la spesa ammissibile è compresa tra 500 mila e 10 milioni di euro.
Il Fri-tur è previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Misura M1C3 investimento 4.2.5 e destina il 50% delle risorse stanziate agli interventi di riqualificazione energetica, mentre il 40% dei fondi per il contributo diretto alla spesa va alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Il via alle domande è fissato per il 1° marzo 2023 fino al 31 marzo 2023, mentre per scaricare la documentazione la piattaforma web di Invitalia è accessibile fin dal 30 gennaio 2023.
Imprese beneficiarie. Le agevolazioni sono rivolte alle strutture turistico alberghiere che al momento della presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
– essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
– avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
– essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
– essere in regime di contabilità ordinaria;
– essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
– adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo (agriturismi).
Interventi agevolabili. Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di: riqualificazione energetica; riqualificazione antisismica; eliminazione delle barriere architettoniche; manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri; realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali); digitalizzazione; acquisto o rinnovo di arredi.
L’investimento deve essere riferito a una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’Iva, comprese tra 500 mila euro e 10 milioni di euro.
Le agevolazioni. Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione europea. Sono previste due forme di incentivo:
– contributo diretto alla spesa. Concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal Pnrr. Percentuale massima: 30% dei costi e delle spese ammissibili;
– finanziamento agevolato. Concesso da Cdp a un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal ministero del turismo, Abi e Cdp.
Gli incentivi (la somma del finanziamento agevolato e del contributo diretto alla spesa) sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal Gber (Regolamento Ue 651/2014).
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’Iva complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del dl 152/2021 (Pnrr) né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Il contributo diretto alla spesa. È concesso tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento. Ecco le percentuali in dettaglio:
– per la zona a) 30% micro imprese; 23% piccole imprese; 18% medie imprese; 10% grandi imprese;
– per la zona c) 25% micro imprese; 20% piccole imprese; 15% medie imprese; 5% grandi imprese;
– per le restanti aree 15% micro e piccole imprese; 5% per le medie.
La zona a) include: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
La zona c) include: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo.
Il finanziamento agevolato. La dotazione di Cdp per sostenere le iniziative del comparto sono pari a: 600 milioni di euro da accordare sotto forma di finanziamenti agevolati, composti per il 50% da una quota concessa da Cdp (finanziamento agevolato) e per il 50% da una quota concessa dalla banca al tasso di mercato. Il tasso applicato alla quota di finanziamento agevolato concessa da Cdp è pari allo 0,50% nominale annuo. Il tasso applicato alla quota di finanziamento bancario è concordato con il soggetto beneficiario in funzione dell’andamento dei tassi di mercato.
Il finanziamento può assumere una durata compresa tra i 4 e i 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Garanzie. I finanziamenti attivati per il sostegno degli investimenti ammissibili, inclusi quelli concessi a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, possono accedere alle garanzie rilasciate da Sace (legge 326/2003).
Cumulabilità. Gli incentivi di cui alla misura 4.2.5 sono alternativi a quelli concedibili sotto forma di contributi e credito d’imposta di cui all’art. 1 del dl 152/2021, e comunque non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Domande. La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 1° marzo 2023 fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023.
Fin dal 30 gennaio 2023 è possibile scaricare la documentazione. Per inviare la domanda è necessario:
– essere in possesso di un’identità digitale (Spid, Cns, Cie);
– accedere all’area riservata per compilare online la domanda.
Inoltre, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec).
Le domande saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.
Fonte Italia oggi
FRI-Tur: operativo il fondo rotativo per lo sviluppo nel turismo
FRI-Tur è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale
Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 1 miliardo e 380 milioni di euro di cui 600 milioni di euro da parte del sistema bancario, pari alla somma stanziata per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti. Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica. Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’incentivo, Misura M1C3 investimento 4.2.5 del PNRR, è previsto nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, di titolarità del Ministero del Turismo. Si rivolge, tra gli altri, ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale.
Potranno accedere ai contributi e ai finanziamenti le imprese alberghiere, strutture che svolgono attività agrituristica, strutture ricettive all’aria aperta nonché imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici ed i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
Ai fini dell’ammissibilità le imprese, al momento della presentazione della domanda, devono possedere i seguenti requisiti:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
- essere in regime di contabilità ordinaria
- essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
- adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca
- non ricadere nelle fattispecie previste dall’articolo 4, comma 2 dell’avviso.
Le agevolazioni sono concesse, fino al 31 dicembre 2023, su investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, i cui costi al netto di IVA, inclusa la relativa specifica progettazione, siano relativi a:
a) interventi di riqualificazione energetica delle strutture;
b) interventi di riqualificazione antisismica;
c) interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
d) interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri, incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento de riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
e) interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
f) interventi per la digitalizzazione;
g) interventi di acquisto/rinnovo di arredi.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea.
Sono ammissibili le seguenti spese tenuto conto dei limiti indicati:
a) servizi di progettazione relativi alle successive voci di spesa sub b) c) d) e), nella misura massima complessiva del 2%;
b) suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5%;
c) fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50%;
d) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
e) investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.
Sono previste due forme di incentivo:
contributo diretto alla spesa:
concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
finanziamento agevolato:
concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento. Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Elenco delle banche aderenti.
I finanziamenti attivati per il sostegno agli investimenti possono essere assistiti dalla garanzia che SACE è abilitata a rilasciare, a condizioni di mercato e in conformità alla normativa dell’Unione Europea, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia.
Gli incentivi – cioè la somma del finanziamento agevolato + contributo diretto alla spesa – sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal GBER (Regolamento UE 651/2014). Se le singole unità interessate dall’investimento sono collocate in aree di aiuto differenti del territorio nazionale, le percentuali di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) e di Contributo applicate saranno quelle del regime relativo alla localizzazione della singola unità locale.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art. 1 del D.l. 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 1 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023.
Dal 30 gennaio 2023 sarà possibile collegarsi alla piattaforma web per scaricare la documentazione.
Per inviare la domanda è necessario:
- essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE)
- accedere all’area riservata per compilare online la domanda.
Inoltre, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Al termine della procedura online viene assegnato un protocollo elettronico.
Le domande sono esaminate in ordine cronologico di presentazione.
Fonte Economia news
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