RAMSES GROUP NEWS n. 717/1 – 07 febbraio 2025
In arrivo incentivi alle PMI del Sud
Di cosa si tratta
“Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” è un incentivo volto a supportare nuovi investimenti imprenditoriali che siano innovativi, sostenibili e basati su tecnologie digitali, in linea con il Piano Transizione 4.0.
Le beneficiarie sono le micro, piccole e medie imprese situate nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
L’iniziativa attua gli obiettivi di sviluppo definiti dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027.
Cosa si può fare
L’incentivo sostiene progetti volti alla realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e ad alto contenuto tecnologico, coerenti con il piano Transizione 4.0 (Allegato n. 1 del DM 15 maggio 2023).
Hanno priorità i progetti che apportano un contributo significativo alla sostenibilità, per i quali sono previsti specifici criteri di valutazione che consentono di ottenere un punteggio aggiuntivo nella fase di accesso. A tale scopo, vengono valorizzati, attraverso indicatori dedicati, i programmi orientati a processi produttivi ecosostenibili, all’uso efficiente delle risorse e al miglioramento dell’efficienza energetica delle imprese.
Programmi incentivati
In particolare, sono incentivati:
– i programmi che supportano la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici (art. 9 del Regolamento UE 2020/852 del 18 giugno 2020);
– i progetti che adottano soluzioni per favorire la transizione all’economia circolare (Allegato n. 2 del DM 15 maggio 2023);
– le iniziative finalizzate a migliorare l’efficienza energetica aziendale, garantendo un risparmio energetico pari ad almeno il 5% rispetto ai consumi dell’anno precedente (Allegato n. 3 del DM 15 maggio 2023).
Premialità simili vengono riconosciute alle PMI che abbiano aderito a sistemi di gestione ambientale o di efficienza energetica, o che dispongano di certificazioni ambientali di prodotto.
Gli investimenti devono riguardare le seguenti attività economiche:
– attività manifatturiere (sezione C della classificazione Ateco 2007), con esclusione dei settori siderurgico, carbone, cantieristica navale, fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, distribuzione energetica e altre attività escluse dal Regolamento GBER (art.13). Sono esclusi anche i progetti che non rispettano il principio DNSH (Do No Significant Harm);
– servizi alle imprese (Allegato n. 4 del DM 15 maggio 2023).
Spese ammissibili
Sono ritenute ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento e relative a:
– acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
– opere murarie funzionali agli investimenti tecnologici (fino al 40% delle spese ammissibili);
– software e licenze legati ai beni materiali acquisiti;
– certificazioni ambientali e di efficienza energetica (EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001, etichette ambientali ISO 14024 e 14025 come Ecolabel ed EPD).
Sono inoltre ammesse le spese per consulenze specialistiche, entro i seguenti limiti:
– 5% delle spese ammissibili per consulenze sulle tecnologie abilitanti (Allegato n. 1 del DM 15 maggio 2023);
– 3% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica (DL 4 luglio 2014, n. 102), esclusivamente per progetti legati all’efficienza energetica.
Requisiti di ammissibilità
Per accedere alle agevolazioni, i progetti devono:
– prevedere l’utilizzo di tecnologie del Piano Transizione 4.0, con spese preponderanti su queste soluzioni;
– essere finalizzati ad ampliare la capacità produttiva, diversificare la produzione, introdurre nuovi prodotti o modificare significativamente il processo produttivo;
– essere realizzati in una delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno;
– avere un importo ammissibile tra 750.000 e 5 milioni di euro, non superiore al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato o, per imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi;
– essere avviati dopo la presentazione della domanda;
– essere completati entro 18 mesi dall’assegnazione delle agevolazioni.
Destinatari
L’incentivo è rivolto alle PMI localizzate nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), che rispettino i seguenti requisiti:
– essere regolarmente costituite, iscritte al Registro delle imprese e attive;
– non essere in liquidazione volontaria né soggette a procedure concorsuali;
– non risultare in difficoltà al 31 dicembre 2019 (salvo deroghe per micro e piccole imprese);
– operare con contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati e depositati o due dichiarazioni dei redditi presentate;
– essere in regola con normative edilizie, urbanistiche, lavorative, ambientali e contributive;
– non aver ricevuto revoche di agevolazioni dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
– non aver effettuato delocalizzazioni nei due anni precedenti e impegnarsi a non farlo nei due successivi.
Agevolazioni disponibili
Gli incentivi vengono concessi conformemente al Temporary Framework (sezione 3.13) e successivamente in base al Regolamento GBER (artt. 13 e 14), attraverso:
– contributo in conto impianti
– finanziamento agevolato, coprendo fino al 75% delle spese ammissibili.
Nel dettaglio:
– micro e piccole imprese: 50% in contributo in conto impianti, 25% in finanziamento agevolato;
– medie imprese: 40% in contributo in conto impianti, 35% in finanziamento agevolato.
Le agevolazioni non sono cumulabili con altri aiuti di Stato per le stesse spese.
Programmi agevolabili
Sono finanziabili progetti che utilizzano tecnologie avanzate per migliorare efficienza e flessibilità aziendale, tra cui:
– Advanced manufacturing solution
– Additive manufacturing
– Realtà aumentata
– Simulazione
– Integrazione orizzontale e verticale
– Internet of Things e Industrial Internet
– Cloud
– Cybersecurity
– Big Data e Analytics
– Intelligenza artificiale
– Blockchain.
Le spese per tali tecnologie devono costituire la maggioranza dei costi del progetto.
Modalità di accesso
Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma online di Invitalia. I dettagli su termini e modalità di presentazione saranno pubblicati sui siti del MIMIT, di Invitalia e sulla Gazzetta Ufficiale.
Ogni impresa può presentare una sola domanda, salvo rigetto dell’istanza. Le agevolazioni saranno assegnate con procedura valutativa a sportello.
Invitalia verificherà la capacità dell’impresa di restituire il finanziamento, sulla base dell’ultimo bilancio approvato o dell’ultima dichiarazione dei redditi.
L’apertura dello sportello sarà stabilita con successivo provvedimento del MIMIT, con assegnazione delle risorse in base all’ordine di presentazione delle domande.