RAMSES GROUP NEWS n. 716 – 05 febbraio 2025
Novità 2025
1. Fondo per la Transizione industriale: apertura sportello il 5 febbraio 2025
Con un budget di 400 milioni di euro a fondo perduto, il fondo aiuta le imprese a ridurre l’impatto ambientale. Il 40% delle risorse è destinato alle regioni del Sud e il 50% alle imprese ad alto consumo energetico.
Requisiti e finalità
Potranno fare richiesta di contributo le imprese del settore manifatturiero (sezione C del codice Ateco 2007), di qualsiasi dimensione, operanti sull’intero territorio nazionale.
I programmi di investimento devono mirare a migliorare la sostenibilità ambientale dei processi aziendali, perseguendo uno dei seguenti obiettivi:
– incrementare l’efficienza energetica nelle attività d’impresa;
– ottimizzare l’uso delle risorse riducendone il consumo, favorendo il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime, inclusa l’adozione di materiali riciclati.
I progetti devono prevedere spese tra 3 e 20 milioni di euro e concludersi entro 36 mesi.
Spese ammissibili
– suolo e opere murarie;
– macchinari e impianti;
– software e brevetti;
– formazione del personale.
Le domande di partecipazione (una singola domanda per ciascuna impresa) potranno essere inviate telematicamente attraverso la piattaforma di Invitalia a partire dal 5 febbraio 2025 e fino all’8 aprile 2025.
Per maggiori informazioni, trovi l’articolo completo qui.
2. Mini contratti di sviluppo
Dal 5 febbraio 2025 sarà possibile presentare domanda per accedere ai Mini Contratti di Sviluppo.
La dotazione iniziale ammonta a 300 milioni di euro ed è destinata a supportare investimenti produttivi di media entità finanziaria nei settori delle tecnologie critiche.
Destinatari e settori finanziabili
Aperto alle imprese di tutte le dimensioni, con almeno due bilanci depositati, situate nelle regioni meno sviluppate (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna).
I settori ammissibili includono:
– tecnologie digitali;
– deeptech;
– biotecnologie e farmaci critici.
Condizioni
Gli investimenti devono:
– avere un budget tra 5 e 20 milioni di euro;
– generare nuovi posti di lavoro;
– concludersi entro 36 mesi.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:
– 55% per piccole imprese
– 45% per medie imprese
– 35% per grandi imprese.
Per le sole spese relative a consulenze, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili.
Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione in via telematica attraverso il sito di Invitalia entro l’8 aprile 2025.
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3. Sud: 300 milioni per gli investimenti sostenibili delle PMI
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per promuovere digitalizzazione, innovazione e crescita delle piccole e medie imprese in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
I nuovi incentivi per “Investimenti sostenibili 4.0”
Il provvedimento prevede un bando finanziato dal PN RIC 2021-2027 per favorire la transizione ecologica e digitale. I progetti con un elevato livello di sostenibilità potranno ottenere punteggi aggiuntivi.
Progetti finanziabili
Gli investimenti devono essere innovativi e tecnologicamente avanzati, in linea con il Piano Nazionale Transizione 4.0, includendo tecnologie come Intelligenza Artificiale, Blockchain, IoT, Cloud Computing, Cybersecurity, Big Data e soluzioni per l’Industria 4.0.
Spese ammissibili
Sono ammessi investimenti tra 750 mila e 5 milioni di euro per macchinari, attrezzature, software, opere murarie, certificazioni ambientali e consulenze specialistiche.
Le agevolazioni coprono fino al 75% delle spese attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Le domande saranno valutate in base a una procedura a sportello.
Modalità di richiesta
Le agevolazioni sono suddivise in:
– 35% contributo a fondo perduto;
– 40% finanziamento agevolato con rimborso in 7 anni.
Le modalità di richiesta saranno definite con successivi provvedimenti ministeriali.
Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero con successivi provvedimenti.
4. Incentivi per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili
Sono disponibili 320 milioni di euro di risorse finanziarie, ripartite con due riserve principali:
– 40% per le PMI del Mezzogiorno, per promuovere lo sviluppo nelle regioni meridionali
– 40% per le piccole imprese, incentivando le realtà di dimensioni più contenute.
L’iniziativa, inserita nell’Investimento 16 – Missione REPowerEU del PNRR, punta a:
– favorire l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili come fotovoltaico e mini-eolico, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali
– incentivare l’adozione di tecnologie sostenibili, aumentando l’efficienza energetica delle PMI
– ridurre i costi energetici aziendali, attraverso l’integrazione di impianti di produzione e stoccaggio dell’energia.
Il bando prevede contributi a fondo perduto in conto impianti, concessi con diverse percentuali in base alla tipologia di impresa e di investimento.
Le domande saranno selezionate tramite una procedura valutativa a graduatoria.
I dettagli operativi, incluse le date per la presentazione delle domande, saranno definiti con un apposito decreto direttoriale pubblicato sui siti di Invitalia e del MIMIT.
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5. 250 milioni per i contratti di sviluppo nelle ZES
La dotazione finanziaria è suddivisa in due linee principali:
– 200 milioni di euro per programmi di sviluppo industriale e progetti legati alla tutela ambientale, seguendo quanto stabilito dagli articoli 5 e 6 del decreto del 9 dicembre 2014;
– 50 milioni di euro destinati allo sviluppo di attività turistiche, come previsto dall’articolo 7 dello stesso decreto.
I programmi di sviluppo devono prevedere uno o più progetti di investimento, eventualmente accompagnati da iniziative di ricerca, sviluppo e innovazione, purché strettamente correlate tra loro.
Il soggetto gestore che agirà per per conto del MIMIT, è Invitalia, il quale svolgerà la fase istruttoria per l’ammissione alle domande di agevolazione.
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6. Contratti di sviluppo per tecnologie green e digitali
Con un fondo di 497,8 milioni di euro, il Ministero del Made in Italy finanzia la produzione di tecnologie per la transizione ecologica e digitale.
Una parte dei fondi sarà destinata a programmi che rispondono sia agli obiettivi generali del PN RIC sia a quelli specifici del Regolamento STEP, riservati esclusivamente alle PMI. Un’ulteriore quota sarà invece dedicata ai settori previsti dal Regolamento STEP, accessibili sia alle PMI che alle grandi imprese.
I progetti di investimento produttivo, e se previsto anche di ricerca e sviluppo, dovranno rispettare i seguenti criteri:
– essere realizzati in unità produttive situate in Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;
– riguardare tecnologie digitali e innovazioni nel settore deeptech;
– favorire tecnologie pulite ed efficienti, comprese quelle a zero emissioni nette;
– includere biotecnologie e farmaci presenti nell’elenco dei medicinali critici dell’Unione Europea;
– garantire avanzamenti tecnologici significativi e la produzione su scala industriale.
Anche in questo caso, Invitalia sarà l’ente incaricato della valutazione delle domande di agevolazione. Rimaniamo in attesa di un prossimo provvedimento direttoriale che definirà modalità e scadenze per la presentazione delle richieste!
7. Riforma dei Contratti di sviluppo per turismo e agroindustria
Per ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto modifiche al DM del 9 dicembre 2014. In particolare, gli aggiornamenti riguardano:
– la regolamentazione dei Contratti di Sviluppo turistici;
– l’inclusione dei Contratti di Sviluppo agroindustriali;
– le modalità di supporto ai progetti di Ricerca e Sviluppo.
Ecco nel dettaglio le principali novità.
Contratti di Sviluppo turistici: è stata introdotta una categorizzazione specifica dei programmi ammissibili, identificando interventi prioritari per migliorare l’offerta ricettiva sia in termini quantitativi che qualitativi.
Contratti di Sviluppo agroindustriali: questi contratti sono stati inclusi tra le tipologie ammissibili, colmando una precedente lacuna normativa.
Progetti di Ricerca e Sviluppo: l’elenco delle tecnologie ammissibili è stato aggiornato per allinearsi agli obiettivi del programma europeo Horizon Europe, garantendo un maggiore supporto all’innovazione.
8. Incentivi per automotive e settori strategici
Il MIMIT incentiva gli investimenti privati nei settori in fase di transizione, attraverso un plafond finanziario pari a 500 milioni di euro, erogato tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di Sviluppo.
Almeno un 40% di tutte le risorse sarà riservato alle regioni quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I settori chiave sono automotive, moda, agroindustria, sistema casa, metallurgia, meccanica, aerospaziale, chimica e farmaceutica.
Per poter risultare ammissibili, i progetti, dovranno riguardare programmi di sviluppo industriale o tutela ambientale.
Il soggetto gestore è Invitalia e con successivo provvedimento direttoriale saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione.