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SMART&START di Invitalia 2020 – Tutte le novità

Febbraio 4, 2020
in Archivio, BANDI, Credito d'imposta, Finanza Agevolata, Newsletter, Resto al Sud, Ricerca & Sviluppo, Start up, StartUp PMI Innovative
SMART&START di Invitalia 2020 – Tutte le novità

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RAMSES CONSULTING NEWS n.49 – 4 Febbraio 2020

Startup innovative: dal  20 gennaio 2020 al via le domande per  il sostegno di nascita e sviluppo

Dal 20 gennaio le startup italiane possono presentare domanda di accesso al programma Smart&Start. Il Ministero dello sviluppo economico ha infatti pubblicato la nuova circolare in cui sono definiti i criteri e le modalità per richiedere il finanziamento agevolato che sostiene le startup innovative.

Con la circolare del 16 dicembre 2019, il MISE ha reso note le tempistiche e le modalità di presentazione delle domande per accedere al Programma Smart&Start, lo strumento gestito da Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.

Smart&Start: cosa finanzia 

Nato nel 2014 e modificato poi nel corso degli anni, Smart&Start Italia è lo strumento pensato dal MISE per sostenere le startup innovative nel nostro Paese.

Il programma, infatti, ha una duplice finalità:

  • Da un lato, quello di promuovere le condizioni necessarie per la diffusione di nuove startup innovative;
  • Dall’altro, quello di sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati prodotti dal sistema italiano della ricerca (pubblica e privata).

Smart&Start, infatti, finanzia i piani d’impresa presentati dalle startup innovative italiane, di importo compreso tra i 100mila e 1,5 milioni di euro.

In particolare le categorie di spesa che possono essere coperte con il finanziamento sono:

  • Le immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
  • Le immobilizzazioni immateriali necessarie come brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche – anche non brevettate – correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • I servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
  • I costi del personale dipendente e dei collaboratori.

Le agevolazioni

Per queste voci di spesa il Programma prevede la concessione di un finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili, dalla durata massima di 10 anni.

Aiuto maggiorato per donne e giovani: la percentuale sale infatti al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Inoltre, per le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il finanziamento potrà essere restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento concesso.

Al finanziamento, poi, si somma anche un secondo tipo di agevolazione costituito dai servizi di tutoraggio tecnico-gestionale, identificati in base alle caratteristiche delle startup. A questa seconda misura, però, potranno accedere solo le startup costituite da non più di 12 mesi.

Il valore dei servizi varia a seconda della Regione. Per le startup localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, infatti, il valore dei servizi è pari a 15mila euro, mentre si abbassa a 7.500 euro per quelle che operano nel resto d’Italia.

Chi può accedere al finanziamento?

La misura agevolativa è riservata alle startup innovative:

  • Localizzate in tutta Italia;
  • Iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese;
  • Costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda;
  • Di piccola dimensione.

All’agevolazione possono accedere anche le persone fisiche che intendono fondare una startup innovativa. In tal caso, però, la startup dovrà essere costituita entro 30 giorni dall’ammissione al finanziamento.

Smart&Start, inoltre, si rivolge anche a quelle imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

Per poter accedere ai finanziamenti, le startup devono occuparsi della produzione di beni e dell’erogazione di servizi che presentino almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • Significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • Sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain  e dell’internet of things;
  • Valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).

I piani d’impresa per i quali si richiede il finanziamento, possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

Come si accede al finanziamento?

Le domande possono essere presentate tramite la Piattaforma online di Invitalia.

Una volta caricata la domanda, il piano d’impresa sarà valutato sulla base di criteri riguardanti:

  • L’adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
  • Il carattere innovativo dell’idea, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;
  • La sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa;
  • La fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Nel corso della valutazione, potrà essere attribuita una premialità:

  • Quando siano previste forme di collaborazione delle startup con Organismi di ricerca e incubatori e acceleratori di impresa (compresi i Digital Innovation Hub);
  • Nel caso in cui le startup operanti da almeno 12 mesi nelle Regioni del Centro-Nord, promuovano un piano d’impresa nelle Regioni Meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

FONTE  FASI


PER SAPERNE DI PIU’

Come detto il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 che, in riferimento al regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative ha inteso:

  • fornire ulteriori specificazioni relative ai requisiti dei piani e delle spese ammissibili ai fini dell’accesso alle agevolazioni;
  • definire modalità, forme e termini di presentazione delle domande e fornite specificazioni relative ai criteri e all’iter di valutazione, alle condizioni ed ai limiti di ammissibilità delle spese, alle soglie ed ai punteggi minimi ai fini dell’accesso alle agevolazioni.

Nella circolare sono, altresì, indicate le caratteristiche del contratto di finanziamento, le modalità, i tempi e le condizioni per l’erogazione delle agevolazioni. Le domande di agevolazione, corredate dei piani d’impresa, possono essere presentate a partire dal giorno 20 gennaio 2020 e se presentate prima non saranno prese in considerazione dal Soggetto gestore.

Ambito soggettivo

Possono beneficiare delle agevolazioni, le start-up innovative:

– costituite da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;- di piccola dimensione;

– con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.

Possono altresì richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up, purché l’impresa sia formalmente costituita entro e non oltre 30 (trenta) giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni, inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore, e entro il medesimo termine inoltri domanda di iscrizione al Registro delle imprese sia nella sezione ordinaria che nella sezione speciale.

Modalità di presentazione delle domande e dei piani d’impresa

Le domande di agevolazione, corredate dei piani d’impresa, possono essere presentate a partire dal giorno 20 gennaio 2020 e se presentate prima non saranno prese in considerazione dal Soggetto gestore.

Le domande di agevolazione, devono essere:

– redatte in lingua italiana,

– compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia/modulistica secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dal Soggetto gestore in un’apposita sezione del proprio sito;

– firmate digitalmente (nel rispetto di quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale) dal legale rappresentante della società o, dalla persona fisica proponente per conto della società costituenda;

– corredate dalla documentazione indicata nella domanda medesima.

Spese ammissibili

I piani d’impresa possono prevedere il sostenimento di spese relative a:

– immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;

– immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;- servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (ad esempio spese per la progettazione, lo sviluppo, la personalizzazione e il collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, le consulenze specialistiche tecnologiche ecc.);

– personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Sono ammesse le sole spese, al netto dell’IVA e di eventuali oneri previdenziali ed assistenziali, sostenute a partire dalla data di invio telematico della domanda.

Istruttoria delle domande

Le domande di agevolazione, corredate dal piano d’impresa, sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione o di completamento; la delibera di ammissione o di non ammissione alle agevolazioni è adottata entro 60 (sessanta) giorni dalla data di presentazione della domanda o di completamento della stessa.

Oltre alla verifica dei requisiti richiesti, il soggetto gestore effettua un esame di merito, comprendente un colloquio con i proponenti finalizzato ad approfondire tutti gli aspetti del piano d’impresa, che è basato sui seguenti criteri di valutazione:

– adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;

– carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;

– sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;- fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Nel caso in cui i piani d’impresa non soddisfino i requisiti di accesso e/o uno o più criteri di valutazione, il Soggetto gestore invia tramite PEC, all’indirizzo indicato dal soggetto proponente nella domanda di ammissione alle agevolazioni, una comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza. Le controdeduzioni alle comunicazioni dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza devono essere inviate tramite PEC entro il termine di 10 (dieci) giorni dal ricevimento delle suddette comunicazioni.

Erogazione delle agevolazioni connesse ai piani d’impresa

Il soggetto ammesso al contributo, può richiedere l’erogazione del finanziamento agevolato dell’impresa beneficiaria, per le spese riferite alla realizzazione del piano d’impresa, in non più di 5 (cinque) stati di avanzamento lavori. Ciascuna richiesta di erogazione deve essere di importo almeno pari al 10% (dieci percento) dell’investimento complessivo ammesso, fatta salva la richiesta di erogazione del saldo delle agevolazioni, che può essere presentata per l’importo residuo dell’investimento ammesso.

E’ necessario che si effettui la rendicontazione di stati di avanzamento lavori, relativamente alle spese sostenute mediante la presentazione di titoli di spesa e quietanze di pagamento sottoscritte dai fornitori relative ai pagamenti ricevuti (fatture quietanzate); nel limite del 30% (trenta percento) delle spese ammesse alle agevolazioni, i soggetti beneficiari possono presentare anche titoli di spesa non quietanzati. I titoli di spesa devono riportare, nell’oggetto o nel campo note, l’indicazione del codice CUP (Codice Unico progetto) o, nelle more dell’ottenimento dello stesso, della misura agevolativa “Smart &Start Italia”.

Sopralluogo di verifica e controlli periodici

Il Soggetto gestore, anche a mezzo di società controllate, al fine di procedere all’erogazione del SAL a saldo, ovvero in un’unica soluzione, verifica la realizzazione del programma degli investimenti mediante un sopralluogo da effettuarsi presso la sede legale e/o operativa dell’impresa finanziata e, laddove necessario, presso i locali in cui è conservata la documentazione contabile e fiscale ovvero presso qualsiasi altra sede ove risultino ubicati i beni agevolati.

FONTE IPSOA PROFESSIONALITA’


Bando sospeso e nuovi fondi per il 2020

Con la circolare del 16 dicembre, il MISE ha definito tempistiche e modalità di presentazione delle domande per il bando Smart & Start, in base alla nuova disciplina introdotta il 30 agosto 2019. Le domande possono essere presentate a partire dal 20 gennaio 2020.

Le domande presentate tra il 16 dicembre 2019 e il 20 gennaio 2020 non saranno prese in considerazione. Quelle trasmesse prima del 16 dicembre, per le quali non sono stati adottati provvedimenti da Invitalia, potranno essere riformulate in base alla nuova disciplina entro 60 giorni dal 20 gennaio.

Le principali modifiche riguardano:

  • aumento dell’intensità di aiuto;
  • specifiche sui campi di applicazione dei piani di impresa;
  • estensione delle regioni in cui è prevista anche l’erogazione di un contributo a fondo perduto.

Cosa prevede Smart & Start

Smart e Start Italia è un bando gestito da  Invitalia a sostegno della nascita e della crescita delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico.

L’agevolazione è concessa, su tutto il territorio nazionale, al fine di stimolare e promuovere una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, e incoraggiare il rientro dei «cervelli» dall’estero.

Nei casi in cui i piani d’impresa siano realizzati in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub, saranno attribuite delle premialità in sede di verifica istruttoria.

Quali sono le attività ammesse?

Se la tua start up, o quella che intendi avviare, è attiva nella produzione di beni ed erogazione di servizi:

  • che si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo
  • e/o si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
  • e/o si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca)

allora Smart & Start potrebbe fare al caso tuo…

Quali spese sono posso finanziare con Smart e Start?

Le spese finanziate, che vanno da un minimo di € 100.000 ad un massimo di 1.5 milioni di euro, riguardano spese per investimenti e costi di gestione.

Queste sono le principali voci di spesa ammissibili:

  • per gli investimenti – impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, componenti hardware e software, brevetti, licenze, know-how, consulenze specialistiche e tecnologiche, investimenti in marketing e web marketing;
  • per la gestione – personale dipendente e collaboratori, licenze e diritti per titoli di proprietà industriale, servizi di accelerazione, canoni di leasing, e interessi su finanziamenti esterni.

Quale tipologia di agevolazione è prevista?

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, ovvero senza interessi, di importo pari all’80% delle spese ammissibili, con una durata massima di 10 anni.

L’importo del finanziamento agevolato è maggiorato fino al 90% nel caso in cui la la start up, alla data di presentazione della domanda, sia:

  • interamente costituita da giovani sotto i 36 anni
  • interamente costituita da donne, o sia impresa femminile
  • presenti in organico una figura con la qualifica di Dottore di Ricerca da non più di 6 anni, impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno tre anni.

L’incentivo prevede anche un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento richiesto per le startup innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo contributo potrà essere utilizzato soltanto per diminuire la quota di finanziamento agevolato da restituire, che di conseguenza risulterà pari al 70%.

Inoltre, per le startup costituite da non più di 12 mesi sono previsti dei servizi di tutoraggio tecnico-gestionali, per un valore che varia tra 15.000 e 7.500 euro, in base alla regione in cui si svolge l’attività.

E’ un bando a scadenza?

Smart & Start Italia è una misura a sportello, le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie.

Le agevolazioni vengono concesse fino ad esaurimento dei fondi.

Come posso presentare la domanda per partecipare?

E’ possibile presentare la domanda di ammissione al bando dal 20 gennaio 2020.

Per richiedere le agevolazioni previste da Smart & Start Italia è necessario:

  1. registrarsi alla  piattaforma dedicata  indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario;
  2. una volta registrati accedere al sito riservato per compilare direttamente on line la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare.

Confermate le novità di Smart&Start, previste da ottobre 2017

Un decreto del MiSE di agosto 2017, ha introdotto importanti modifiche agli incentivi Smart e Start Italia, semplificando il precedente Decreto del settembre 2014.

Queste novità sono state introdotte per incontrare alle necessità espresse dagli imprenditori, in modo tale da ampliare il pubblico dei beneficiari, finanziare spese aggiuntive considerate strategiche per le startup innovative, e snellendo un po’ i procedimenti burocratici.

In sostanza le principali novità riguardano i seguenti aspetti:

  • la possibilità di accedere all’agevolazione anche per le società costituite da non più di 60 mesi (invece che 48);
  • l’ammissione a finanziamento delle spese di marketing e web marketing;
  • l’introduzione dei marchi tra le spese ammissibili (oltre a licenze e brevetti);
  • nuove modalità di rendicontazione;
  • il rinvio della dimostrazione dell’iscrizione al Registro delle startup innovative, per i team di persone, alla prima richiesta di erogazione (precedentemente era dovuta alla firma del contratto).

FONTE  TROVABANDO


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